Che giornata di merda.
Era l'unica cosa che riusciva a pensare. Un mantra che attraversava la sua mente da circa mezz'ora, da quando aveva chiuso le grandi porte dei Tiri Vispi Weasley.
C'era stato il pienone, non si erano mai fermati. George ne era rimasto contento, anche perché pensava che questo gli avrebbe permesso di non pensare a suo fratello. Ma si sbagliava di grosso. Infatti, non sapeva come, ma la stragrande maggioranza dei clienti passati in negozio quel giorno sapeva che era il suo, anzi il loro compleanno.
Tanti auguri signor Weasley! E mi dispiace davvero tanto, posso solo immaginare come si senta oggi...
Auguri di buon compleanno! Si faccia forza eh...
Lui la osserva da lassù, sa? E di sicuro sta festeggiando anche lui in questo momento!
Questa la top tre dei discorsi peggiori che aveva dovuto sentire. Ma ce ne erano stati mille in più. E ognuno di essi gli aveva trafitto il cuore in modi diversi, tutti dolorosissimi.
Ma la cosa peggiore era stato lo sguardo con cui Percy l'aveva guardato per tutto il giorno. Lo guardava di sottecchi, pallido come un cencio, per poi distogliere lo sguardo quando lui si accorgeva che lo stava fissando. Aveva provato, in un paio di momenti di pausa, a parlarci ma ogni volta che provava ad aprire bocca, lui trovava qualcosa da fare: un cliente da servire, uno scaffale da rifornire, un pacchetto regalo da preparare. Alla fine, si era stufato e aveva lasciato perdere.
Si trovava adesso seduto al tavolo insieme alla sua famiglia. Bill e Fleur erano appena arrivati. Restò affascinato dall'enorme pancia della ragazza. Era a sei mesi di gravidanza ma si portava dietro un bagaglio non indifferente.
«Mamma, sono le otto, che ne dici di iniziare a servire la cena?» disse Ron rivolto alla madre, mentre il suo stomaco brontolava.
«Ancora un po' di pazienza Ronald, manca ancora qualcuno!» disse lei, ridendo sotto i baffi e andando verso la porta di casa.
Si girarono tutti a guardarla aprire la porta. Videro comparire un grande paio di occhi azzurri e riccioli rossi.
«Charlie!» urlò sua sorella. Corse incontro al fratello buttandogli le braccia al collo.
George rimase piacevolmente sorpreso. Non si aspettava di vederlo, quella sera. In una lettera di qualche giorno prima gli aveva spiegato che non poteva lasciare il lavoro, aveva infatti un nuovo uovo di drago da accudire.
«Me l'hai fatta, Charlie» gli disse, andandogli incontro e salutandolo con una pacca sulla spalla.
«Non te lo aspettavi, vero?» rispose lui, scompigliando i capelli al fratello minore. «Tanti auguri, Georgie».
Lui rispose annuendo in silenzio e sorrise. Era felice di vedere suo fratello. Negli ultimi mesi lo aveva visto più che negli ultimi anni. Da quando aveva conosciuto Sammy ogni fine settimana si smaterializzava alla Tana e la raggiungeva a Londra per passare più tempo possibile insieme. Era veramente cotto di lei. Non aveva ancora trovato il coraggio di confessare la sua natura e le sue doti magiche. Aveva paura di spaventarla, di perderla e George lo capiva, era comprensibile. Tante volte si era chiesto come sarebbe stato sganciare quella bomba ad Isabelle, e ogni previsione che aveva fatto si concludeva con un allontanamento da parte di lei.
Isabelle.
Il suo cuore si strinse. Il gelo che era sceso tra loro negli ultimi mesi lo faceva soffrire. Lee gli aveva raccontato di quello che era successo a Piccadilly Circus, e lui non riusciva a capacitarsi della cosa. Non credeva che la ragazza sarebbe rimasta così male del bacio che si era scambiato con Angelina. Erano molto vicini, sì, avevano vissuto momenti che avevano lasciato entrambi senza parole. Non poteva nascondere la sensazione di calore che gli invadeva il petto ogni volta che incrociava il suo sguardo, il senso di protezione che sentiva verso di lei. Ma non avrebbe mai pensato che in qualche modo la ragazza ricambiasse.

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Being without You~ George Weasley
Fanfiction?Italian Academy Awards 2021: Premio come miglior attore protagonista? La vita di George Weasley non è più la stessa dopo gli eventi della guerra. Senza Fred, la persona con cui ha passato ogni secondo fin dal suo primo respiro, si trova alla deriva...