Da quel giorno la loro relazione era stata solo di amicizia. Aveva notato il distacco da parte di lei e, troppo imbarazzato per affrontare l'argomento, si era semplicemente adattato. Si erano ritrovati spesso distanti anche al gruppo di ascolto e lui non aveva fatto niente per riavvicinarla. Questa situazione di stallo, però, per lui stava iniziando a diventare opprimente. Faceva fatica a nascondere le sensazioni e le emozioni che provava in sua presenza, ma sembrava l'unica cosa possibile da fare al momento.
«Adesso che ci siamo tutti, possiamo iniziare! A tavola, ragazzi!» disse sua madre sorridendo felice.
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Poco dopo la fine della cena fu il momento dei regali. Stavolta i suoi genitori si erano superati. Gli avevano infatti regalato un nuovo completo, giacca e pantalone di colore marrone chiaro, per lavorare al negozio. Ginny ed Harry gli avevano comprato una nuova valigetta per i prodotti dei Tiri Vispi oltre a una loro foto in movimento al matrimonio di Bill e Fleur, incorniciata. Hermione, Ron, Percy e Joyce, che quella sera non era presente, avevano regalato un libro dal titolo "Mille pozioni d'amore innovative" e un puzzle da mille pezzi della città di Londra. Bill e Fleur, infine, gli avevano portato una maglietta a mezze maniche con su scritto "il migliore zio del mondo" e una mazza da battitore firmata dall'intera squadra irlandese di Quidditch.
Ancora incredulo per i bellissimi regali, mentre ringraziava la sua famiglia il suo telefono squillò. Guardando l'ora dal suo orologio da polso vide che erano le dieci e mezzo di sera. Chi poteva essere a cercarlo a quell'ora?
Tirando fuori l'apparecchio dalla tasca dei pantaloni, vide che era Lee.
«Oi, amico» rispose lui.
«George, scusa se ti disturbo...» rispose Lee. «ma ho bisogno di chiederti un favore...»
Il tono di voce di Lee lo preoccupò. Era triste.
«Certo, dimmi tutto. Che succede?»
«Ho appena litigato con Pam e... se ne è andata. Ha fatto la valigia e si è portata via tutto... ho paura che sia davvero finita... potresti... potresti venire qua da me? Non voglio stare... solo.»
«Va bene, Lee, arrivo subito» disse preoccupato. Voleva essere presente per il suo migliore amico.
Riagganciò e si rivolse a Charlie. «C'è un emergenza con Lee, devo andare.»
«Posso venire con te?» gli chiese il fratello maggiore.
George annuì. Fece per alzarsi e andare verso la porta, quando fu fermato dalla madre.
«George Fabian Weasley, dove pensi di andare? Stasera si sta in famiglia!» esclamò con la sua solita postura, con la schiena dritta e le mani sui fianchi. Negli occhi, lo sguardo che i suoi figli conoscevano bene.
«Mamma, Lee ha bisogno di noi, dobbiamo proprio andare, non possiamo lasciarlo solo!» disse lui cercando di convincerla.
«Mm, va bene. Ma solo se portate dietro questi avanzi di carne e verdure! Se sta male, povero caro, dovrà pur mangiare!» rispose lei, iniziando ad impacchettare il cibo. George e Charlie si guardarono, scuotendo la testa. Quando si parlava di Lee, Harry o Hermione, la madre si addolciva. Li considerava infatti come figli suoi.
Dopo aver salutato gli altri membri della famiglia e con i pacchetti sottobraccio, entrambi i fratelli uscirono dalla porta e si smaterializzarono.
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Salirono le rampe di scale che separavano l'ingresso dall'appartamento di Lee. Arrivati di fronte alla porta, Charlie bussò e insieme attesero che l'amico venisse ad aprire. Ma quando la porta si aprì, ciò che George vide fu completo buio. Mosse un passo all'interno, cercando di orientarsi nell'oscurità e fu quasi tentato di prendere la sua bacchetta dai pantaloni e con un incantesimo fare luce, quando fu interrotto.

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Being without You~ George Weasley
Fanfiction?Italian Academy Awards 2021: Premio come miglior attore protagonista? La vita di George Weasley non è più la stessa dopo gli eventi della guerra. Senza Fred, la persona con cui ha passato ogni secondo fin dal suo primo respiro, si trova alla deriva...
XVII
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