Il buio mi avvolgeva, ma non era una tranquillità silenziosa. Ero legata, le mani bloccate dietro la schiena, il respiro corto e irregolare. Sentivo la voce di Aaron, profonda e carica di veleno, mentre si avvicinava.
"Pensavi di scappare, eh?" mi sussurrava all'orecchio, il suo tono pieno di una calma glaciale che faceva più paura di un grido. "Pensavi che Drew potesse proteggerti? Che tu potessi essere felice? Illusa."
"Lasciami andare!" gridai, ma la mia voce sembrava perdersi nel vuoto. Aaron rise, un suono che mi fece gelare il sangue.
"Non lo vedrai mai più," disse con un ghigno malefico. "Drew non ti troverà mai. Ora sei solo mia."
"Melania ti ucciderò" sentii quella frase rimbombare nella mente, solo lui mi chiamava con il secondo nome, il mio nome vero, quello spagnolo.
Odio il mio nome nativo e lui lo sapeva.
Ma il peggio era la minaccia, se l'ha detto... lo farà.Sentii un dolore improvviso, una pressione al petto come se qualcuno mi stesse schiacciando. Volevo correre, scappare, ma non riuscivo a muovermi. Le lacrime mi rigavano il viso mentre il buio si faceva sempre più opprimente, finché non rimase solo il suono della sua risata.
Mi svegliai di soprassalto, il respiro affannato e il cuore che batteva così forte da farmi male. Le lacrime mi scorrevano lungo le guance, e per un attimo non capii dove fossi. Poi una voce familiare mi riportò alla realtà.
"Arabella, sei qui. Sei al sicuro."
Era Drew. La sua mano era sulla mia spalla, il suo tono calmo e protettivo, ma con un'ombra di preoccupazione. Lo guardai, gli occhi pieni di panico, e lui si avvicinò di più, sedendosi.
"Era solo un incubo," disse piano, i suoi occhi che cercavano i miei. "Sono qui. Respira, Bella. Con me."
Provai a seguire il suo consiglio, ma il mio petto sembrava bloccato. Le lacrime continuavano a scendere, e le mani mi tremavano. Drew si spostò facendomi spazio tra le sue gambe, sollevandomi di peso e mettendomi seduta in mezzo ad esse, la mia schiena appoggiata al suo petto, prendendomi le mani nelle sue e stringendole con delicatezza.
"Senti le mie parole," disse, la voce più ferma. "Respira con me, okay? Inspira... espira."
Seguii il suo ritmo, anche se ci volle un po' prima che il panico si attenuasse. Alla fine, il respiro tornò normale, anche se mi sentivo ancora fragile, come se potessi crollare da un momento all'altro.
"Scusa," mormorai, la voce spezzata.
"Non devi scusarti," disse lui, scuotendo la testa. "Non devi mai scusarti per sentirti così. Sei umana."
Mi alzai lentamente dal letto, ancora scossa, e gli feci cenno che avevo bisogno di un momento. Drew mi lasciò andare, anche se il suo sguardo non mi lasciava mai.
In cucina, riempii un bicchiere d'acqua e lo bevvi a piccoli sorsi, cercando di calmarmi del tutto. Quando mi avvicinai al grande specchio nel bagno, mi fermai a guardarmi. I miei occhi erano gonfi, i capelli in disordine, ma ciò che vidi davvero fu qualcosa di più profondo: tutto ciò che avevo passato.
I ricordi iniziarono a scorrere come un fiume in piena.
Mio padre. Ricordai il suo volto contorto dalla rabbia, i suoi pugni che si abbattevano contro mia madre, e poi contro di me quando ero abbastanza grande da provare a difenderla.
Mia madre. Dopo essere fuggita con me, si era persa in un vortice di alcol e droghe, e presto la violenza si era rivolta contro di me. Non c'erano carezze, solo schiaffi e porte sbattute. Ricordai i giorni in cui non mangiavo perché lei si dimenticava di me, le notti passate a piangere in silenzio.

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????????? || Drew Starkey
FanfictionBella & Drew. Arabella è una giovane assistente di produzione che ha appena iniziato a lavorare con Drew Starkey, il famoso attore dolce e riservato che ha catturato i cuori di milioni di fan. Drew non è come gli altri divi di Hollywood: è gentile...