"Buongiorno Alexander, posso?"
"Certo, buongiorno Donna, la stavo aspettando, si accomodi"
Era in piedi, vestito, sbarbato. La sua stanza era in ordine, aveva rifatto anche il letto.
"Come ha passato la notte? Ha fatto colazione? Cosa le hanno dato?"
"Perché non si siede?" mi disse con un sorriso enorme.
"Se no pensano che sia lei quella stressata!" e si mise a ridere.
"Sono partita un po' troppo veloce? Ha ragione. Ma il tempo che abbiamo a disposizione mi sembra davvero poco."
Mi raccontò della sua nottata un po' scomoda su quei letti antidiluviani, e con un fastidioso rumore di sottofondo, come un bip, che di tanto in tanto suonava nel corridoio. Non sapevo a cosa si riferisse ma avrei chiesto. Continuai a parlare fino a che apparve sul tablet l'autorizzazione alla visione del video relativo al suo arresto. Mi si chiedeva se volevo vederlo insieme al paziente e io acconsentii.
La luce nella stanza si abbassò un po' e sullo schermo a parete partì il filmato. Si vedeva un gruppo di amici che camminava ridendo, si abbracciava e si spingeva. Poi una luce forte e l'arrivo di due Secure Robot.
Avrebbe impressionato chiunque.
Il gruppo si fermò e ascoltò quanto gli agenti stavano dicendo:
"Avete commesso un reato contro la collettività. I vostri bracciali sono rimasti al WorldSport. Ve li riconsegniamo. Questo comporterà delle penalità che verranno calcolate e detratte dai vostri redditi."
Poi, la voce di Alexander.
"Come reato? Li abbiamo solo persi!"
Una luce forte lo investì e il poliziotto aggiunse.
"È invitato ad indossarlo immediatamente. Ogni ulteriore ritardo comporterà delle penalità che verranno calcolate e detratte dal suo reddito."
"Lo indosserò a casa. Ora sono tutto sudato"
Aggiunse Alexander.
"È invitato di indossarlo immediatamente. Ogni ulteriore ritardo comporterà delle penalità che verranno calcolate e detratte dal suo reddito."
Risposta standard del Secure Robot.
Gli altri nel frattempo avevano indossato i bracciali e restavano tranquilli vicino ad Alexander.
"Ho detto che lo indosserò dopo. Non m'importa quanto mi costerà. Grazie per il vostro intervento."
E s'incamminarono.
"Fermo" Sentenziò uno dei Robot.
"E' in arresto."
"Cosa? E perché? Ho solo deciso di indossarlo più tardi. Dov'è il problema?"
"Resistenza a pubblico ufficiale e reato contro i diritti della comunità."
"Guardi che io non ho insultato nessuno, ho semplicemente ringraziato e espresso una mia volontà."
Quella fu l'ultima frase comprensibile e le immagini divennero confuse. Si vedevano i SecureRobot che cercavano di infilargli a forza il bracciale e lui che si rifiutava. Poi l'arrivo di una volante che lo caricava e, buio.
Il video sparì, la luce si riaccese.
Io abbassai lo sguardo sul tablet pensando a cosa dire. Ero scioccata, per la prima volta, nel Nuovo Sistema, avevo visto un abuso di autorità.
Mi girai verso Alexander che mi stava guardando sereno.
I nostri occhi si incrociarono e ci fu un contatto.

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I.O - I OBSERVE YOU
Science FictionAnno 2038. La vera gabbia non ha sbarre ma algoritmi.Sa quando sei felice e quando sei fragile, ti precede.Pensi di usare la tecnologia e credi di scegliere.Gli I.O sono pronti.L'orrore è molto, molto vicino.
(Cap. 11) Barbablù
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