抖阴社区

(Cap.17) Tutto accade spontaneamente

Comincia dall'inizio
                                    

"Ha avuto altri problemi con il Sistema in passato?"

"Risulta?"

"Me li hanno accennati, vuole parlarmene?"

Alexander si sedette lentamente e, stirandosi la schiena, chiese se era possibile avere del caffè.

Mi alzai per chiedere del caffè ma mi fermò dicendo "Hanno sentito, lo porteranno."

Mi stava ricordando, nel caso in cui l'avessi dimenticato, che i colloqui non erano affatto riservati.

"Bene, aspettiamo. Caffè per due allora, grazie."

E cominciò a parlare.

"Vede Donna, quando siamo tornati alla vita, ho vissuto come tutti, penso, un periodo di attesa incosciente. Ero tramortito da tutto quello che vedevo e che stava succedendo. Anche il giorno del Censimento, quando ci hanno consegnato questo bracciale, ero come inebetito. Mai, MAI mi sarei aspettato di dover soggiacere fino a questo punto a un controllo TOTALE della mia vita."

"Cosa intende?"

"Quello che ho detto. Vedevo all'inizio solo quello che volevano farci vedere. Una sorta di contiamoci, e fece le virgolette con le dita, vediamo quanti siamo rimasti per poterci organizzare al meglio. E poi, sembrava che questo bracciale avrebbe semplificato e aiutato con una maggior sicurezza e controllo della salute."

Io annuii chiedendo:

"Quindi, dov'è il problema?"

Mi guardò fisso negli occhi.

NO LIBERTA'.

Abbassai lo sguardo e vidi che avevano aggiornato il tablet.

Il paziente risulta affetto da DSM-V, disturbo ossessivo-compulsivo, associato a dissonnia da psicosi. Terapia a base di ipnotici benzodiazepinici, Buspirone.

ATTENTO. È UN TERRENO PERICOLOSO.

Poi continuò.

"Non è possibile che non ci si possa mai togliere questo coso. Era già assurdo che si dovesse pagare per liberarsene un attimo, ora è diventato un CRIMINE!" e rise amaramente.

"Lei sa perché? Glielo hanno spiegato?"

Mi fissò di nuovo.

"Oggi è splendida."

CI STANNO RENDENDO SCHIAVI.

"Grazie" farfugliai, "in realtà sono un po' sottosopra, vengo dal controllo medico."

"Com'è andato?"

"Bene, come al solito." Non avevo intenzione di parlare di me.

"Quindi, dicevamo, lei avverte una sorta di claustrofobia?"

Volevo spostare il problema su un disturbo ansioso e telepaticamente lo avvisai.

REGGI IL GIOCO.

"Mi stupisce pensare che non lo avvertiamo un po' tutti. A lei non capita mai?"

"No, direi che forse noi donne siamo abituate a convivere con i bracciali."

Mi guardò sornione.

OK. FARO' IL TONTO.

"Credo che una adeguata terapia l'aiuterà. Ha un lavoro?"

"No, al momento sto aggiornando il mio I.O. Sono un biologo. Ho dovuto aspettare due mesi perché non avevo abbastanza risorse per l'aggiornamento. La sera della partita stavamo festeggiando, prima che venissero a prendermi."

"D'accordo, ma non mi ha ancora parlato dei pregressi."

La porta si aprii ed entrò un'infermiera con un vassoio e una caraffa di caffè con due tazze.

"Accidenti che servizio!"

"Forza mi racconti qualcosa che non so." Intanto versavo il caffè nelle tazze.

"Allora, la prima ramanzina risale all'anno scorso, quando per la prima volta non mi avevano riassunto. Chiedo il perché, ma gli addetti alle assunzioni non sono in grado di dare spiegazioni, per cui mi reco alla reception e un Robot, dopo avermi fatto appoggiare il bracciale, che nel frattempo era diventato rosso, mi comunica che avrei dovuto prima provvedere a rientrare dai miei debiti! Non capivo. Poi scopro che avevo nel frattempo preso una multa per essere sceso dal treno prima dell'autorizzazione!"

Si alza nervoso e con le braccia spalancate aspetta la mia reazione.

"Ma le multe non vengono addebitate e detratte in tempo reale?"

"Esatto! Qualcosa non aveva funzionato evidentemente, e io non avevo abbastanza risorse nel bracciale... non so... so solo che ho dovuto chiamare un amico per farmi aiutare e, in ogni caso ormai il lavoro l'avevo perso."

"Quindi, cosa è successo?"

Sta bevendo il caffè lentamente.

"Ho preso il bracciale e l'ho lanciato."

Mi guarda e non c'è neanche bisogno di comunicare in altro modo.

"E' successo altre volte?"

"Qualche mese fa, il mio I.O ha lavorato davvero bene e ha scoperto una nuova mutazione genetica dei tessuti, sulla base di varianti che stavo sequenziando da tempo. Una grande scoperta che potrebbe aprire nuove strade nella cura per debellare definitivamente molte malattie."

Ascoltavo con interesse guardando le sue mani disegnare forme nell'aria e aspettando la sua reazione, che non tardò.

"Bene, la informo, visto che lei non è provvista di I.O, che non sono previste promozioni, né riconoscimenti o inclusioni in macro-progetti, PER NESSUNO. Se il suo I.O è stato classificato in un determinato comparto, quale la ricerca, è destinato a restare bloccato lì, non c'è evoluzione.

Le sue scoperte verranno passate al livello superiore, dove si trovano altri I.O e le risorse adeguate per proseguire gli studi."

SIAMO IN GABBIA.

"Cosa ho fatto allora secondo lei?"

Lo guardai aspettando.

"Ho preso il bracciale e l'ho gettato dalla finestra."

Stavo prendendo nota sul tablet.

"Quindi ritiene che il suo malcontento sia da collegare al bracciale?"

Gli feci una domanda stupida, sperando di ricevere una risposta altrettanto idiota. Mi concentrai mandandogli un messaggio.

STAI AL GIOCO.

"Mah, so solo che a volte non funziona e questo è stressante."

BRAVO.

"Bene, io credo che la sua patologia non sia grave anzi, in quanto psichiatra e terapista d'arte, le prescriverò degli incontri riabilitativi col Gruppo medico che opera nel Teatro Dioniso. Le sembrerà strano all'inizio, ma sfogarsi con la recitazione è riequilibrante."

"Ci sarà anche lei?"

"Certo, io seguo i miei pazienti fino alla completa guarigione."

E pensai, se me lo permetteranno.

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