Los Angeles 2023.
Quando sei stata cresciuta da un allenatore di basket è difficile trovare qualsiasi altro sport interessante.
Tutto inizia a girare intorno a quella palla a spicchi, che ti ha dato tutto, ma che irreparabilmente, ad un certo punto...
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✨La voce della verità's pov ✨
anche chiamato comunemente ✨Xavier Foster✨
Sedici ore prima del vero caos
Eravamo tutti sul pulmino. Questa volta le ragazze erano nella parte davanti e non come noi, non avevano avuto da ridire sui posti, fortunatamente sottolineerei.
Inspirai, appoggiando la testa al finestrino. Era stato un weekend folle, sia a livello cestistico sia a livello del divertimento, il giorno prima ci eravamo introfulati alla festa degli amici di Meg, i quali dovevo essere onesto, erano dei fighi, ma forse io lo pensavo solo perché non erano molto inquadrati come me.
Noah e Jere li avevo persi per un po' di tempo durante la festa, ma dopo tutto l'alcol che avevamo ingerito non avrei saputo ben definire la quantità di tempo che erano stati via, invece di Mark non mi ponevo nemmeno il problema, tanto era sempre attaccato alla bocca di Elizabeth. Successivamente i primi due erano tornati ridendo come due pazzi, mentre Megan gliene stava dicendo dietro di ogni ed era bagnata fradicia.
C'è aspettate, non nel senso che intendete voi sporcaccioni, nel senso che sembrava fosse uscita dalla piscina vestita.
Jeremiah e Noah dovevano averle combinato una delle loro idee da malati mentali e lo si deduceva dal fatto che la mora era pronta a mangiarseli vivi.
Loro due avevano qualche sorta di feticismo strano verso Megan.
A me non sfuggivano gli sguardi che le riservava Noah ogni tanto, conoscevo bene il mio amico e sapevo bene che quando lui ti riservava uno di quei sguardi, beh eri fottuto. Noah sembrava sempre impassibile al mondo, specialmente dopo che suo padre aveva fatto quello che aveva fatto, andandosene poi di casa e riapparendo come un perfetto coglione quando più gli andava. In realtà Noah osservava tutto e tutto gli si stampava nella testa. Aveva una memoria infallibile e i dettagli a lui non passavano inosservati.
Jeremiah era l'inguaribile coglione invece. Prima di conoscere di persona Megan mi ero chiesto esattamente cosa ci avesse trovato quella sera di quasi un mese prima al campetto in lei. Jeremiah era il classico uomo che se ne sbatteva il cazzo delle donne, non si era mai innamorato, o meglio, sí, era stato un amore adolescenziale, il primo, poi lei gli aveva spezzato il cuore e da lì a quasi sette anni, non l'avevo più visto con la stessa ragazza per più di tre volte.
Il peggior difetto di Jeremiah era l'orgoglio.
Lo sapevamo tutti. Anche se con noi la sua armatura cadeva, come avevamo già visto in spiaggia la sera prima, quando aveva ammesso di aver fatto una stronzata con Noah.
Ma ritornando al discorso principale. Non avevo capito cosa ci avesse trovato in Megan finché non l'avevo vista in campo la prima volta. Megan oltre alla bellezza, che mi faceva ben pensare di voler conoscere la madre a volte, era come un perfetto ibrido tra Noah e Jeremiah, solamente con un QI più alto.