JONATHAN
Dopo venti minuti, finalmente arrivai davanti la mia villa, mi voltai per guardare il sedile del passeggere, in cui c'era Matheo che dormiva.
Scesi dalla macchina, feci il giro ed arrivai alla portiera di Matheo, gli slegai la cintura, e lo presi tra le mie braccia.
Chiusi la Maserati, e mi avviai verso l'ingresso della villa.
Arrivato aprii la porta,lo portai al piano superiore, lo feci coricare sul mio letto e lo cambiai mettendogli una mia felpa e dei miei pantaloncini del pigiama.
Mi mancava, mi mancava vederlo nel mio letto ogni mattina, mi mancava vederlo sorridere quando gli preparavo la colazione, quando alle mie partite di football, lui era negli spalti a fare il tifo per me, e quando la squadra vinceva, lui scendeva e io lo prendevo tra le braccia, lo trascinavo nel campo e lo baciavo davanti a tutti gli spettatori, venivamo definiti la coppia dell'anno.
Mi mancava quando lo portavo in libreria, e quando ogni mattina sul suo comodino gli lasciavo una rosa, con un bigliettino con delle scritte dolci su esso, che erano la pura verità, le pensavo veramente quando scrivevo:
"Ti amo cretino"
Nei bigliettini vicino alla rosa bianca che lui ama tanto, quando arrivava a scuola mi abbracciava e mi sorrideva dolcemente, rivolevo che quel sorriso fosse dedicato a me di nuovo.
Ma un giorno ho rovinato tutto.
Era il 31 ottobre, Halloween, c'era stata una grande festa per l'intera scuola, si faceva ogni anno, e ogni anno somanete per i più speciali si giocava a un gioco, e a causa di quel gioco tutto andò all'aria.
Quella sera avevo preso da casa Matheo, ed eravamo andati a questa festa assieme, che aspettavamo da tanto tempo.
Matheo aveva subito attivato la musica, si era messo a cantare come un pazzo.
Appena arrivati si ricompose, si sistemò la maglietta, e i jeans che si era messo.
Lo presi per mano, e andammo verso l'ingresso della casa in cui si sarebbe svolta la festa.
Appena entrati Matheo si diresse verso il bar, voleva bere, sapevo gli piacesse la vodka, ma per questa sera volevo evitare, mi disse che prendeva solo un piccolo sorso, bevve 1, 2 fino a 5 shottini, si vedeva che era drogato.
Esasperato lo presi per il polso, andando verso il bagno, per fargli bere un pò d'acqua.
Ma Matheo si staccò dalla mia presa, e scappò tra la folla, si scontrò con un ragazzo, che vedendolo gli si illuminarono gli occhi, Matheo lo vide, e non si dimenò da lui, accettò il suo tocco, e si fece baciare, come se quella persona fossi io.
Andai su tutte le furie, che lasciai Matheo lì, a sbaciucchiarsi con uno sconosciuto.
Infuriato andai da una delle biondine che ogni giorno mi guardava con adorazione, iniziai a baciarla con cattiveria e rabbia.
La trascinai in una stanza, e iniziai a spogliarla, baciandola, e scopando con lei, solamente per far volare vie la mia rabbia nei confronti di Matheo.
A un certo punto qualcuno aprì la porta, mi girai, e incrociai due occhi oceano, i più belli che potevano esistere, dietro quella creatura splendida, c'era il tipo che lo aveva baciato prima, che adesso aveva un occhio viola.
Matheo mi guardò incredulo, poi delle lacrime gli solcarono le guancie, e iniziò a singhiozzare.
Il mio cuore si ruppe, era la prima volta che lo vedevo piangere, e faceva male come se la persona che era stata tradita fossi stata io.

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The only certain thing is death
ChickLitNoah Shackespear, ragazzo diciassettenne, si è traferito da poco nella città di Boston, assieme alla sua famiglia adottiva, per allontanarsi e dimenticare il passato dietro alle sue spalle... Frequenterà una delle superiori più prestigiose di Boston...