MATHEO
Sono un coglione.
Ok, va bene Jonathan mi ha tradito, ma come cazzo ho fatto a dimenticarmi dell'anniversario di morte dei genitori?
Ero appena tornato a casa, ero sdraiato sul mio letto, e tra qualche ora si sarebbe svolta la partita della squadra di basket.
Ma la mia mente è rimasta al luna park.
Qualche giorno prima...
《Jonathan che hai?》gli stavo urlando io dietro nel mentre che lui si faceva spazio tra la folla.
《Jonathan!》urlai io nuovamente cercando di attirare la sua attenzione.
A un certo punto lo vidi entrare in un tendone, per questo lo raggiunsi.
《Che cos'hai?》gli chiesi io frettoloso quando finalmente riuscii ad affiancarlo.
《Niente Matheo, niente》disse Jonathan mentendo.
《Signori sedetevi, il puzzle inizia!》disse un signore facendoci sedere a un tavolo e posizionandoci dinanzi una scatola con all'interno un puzzle.
Alzai la testa e guardai confuso Jonathan, che non ricambiò il mio sguardo.
Ok, eravamo in una competizione vedo...
Anche se per sbaglio praticamente.
Presi i pezzettini e iniziai a creare il puzzle nel mentre che Jonathan non faceva assolutamente niente, mi guardava solamente dall'alto verso il basso.
《Che cos'hai?》gli chiesi per la centesima volta senza nemmeno alzare lo sguardo.
《Niente di importante》rispose lui accendendosi una sigaretta.
《Per me è importante dimmelo》risposi io sicuro guardandolo negli occhi.
《Uvetta, se vuoi farmi sentire meglio allora ricorda, perchè non ti puoi scordare una cosa così importante》disse lui alzandosi e andandosene, e io rimasi da solo dinanzi al puzzle.
Cosa mi sono scordato di così importante...?
Continuai a fare il puzzle sbuffando sonoramente, tanto se avrei raggiunto Jonathan lui mi avrebbe solamente respinto.
Passarono minuti e minuti, e io finalmente avevo finito il bordo del puzzle.
Si incomincia la parte interna!
Iniziai pian piano a fare la parte interna, finchè qualcuno non mi affiancò.
《Ragazzino, si nota che devi andare agli scontri, allora perchè continui a fare il puzzle?》mi chiese il rappresentatore della gara.
《Perchè non ho nient'altro da fare》risposi io.
《Beh non vuoi scoprire cosa c'è all'interno dello scrigno?》chiese il signore raggiante.
Io scuotei la testa, e tra me e me bisbigliai:
《L'unica cosa che voglio scoprire e perchè Jonathan si comporta così》dissi io a bassa voce, e per fortuna il tipo non mi sentì, e se ne andò.
Sbattei la testa contro il puzzle che si ruppe in mille pezzi, e in seguito ci poggiai la guancia sopra, iniziando a guardare nel vuoto.
Non so perchè, ma certe volte mi metto a guardare il vuoto, imbambolandomi, come se attorno a me non ci fosse niente e nessuno, e certe volte per la testa mi passano centinaia di pensieri, altre volte non passa niente, il mio cervello è come vuoto.
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The only certain thing is death
ChickLitNoah Shackespear, ragazzo diciassettenne, si è traferito da poco nella città di Boston, assieme alla sua famiglia adottiva, per allontanarsi e dimenticare il passato dietro alle sue spalle... Frequenterà una delle superiori più prestigiose di Boston...
