* Il prof. Paolo, Marco, Alessandro... Donna comincia a dubitare di tutti. Saranno umani? Saranno I.O? E da cosa dipende quel senso di spossatezza che prova da tempo? *
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Sono già al Barbablù, mi attardo a scendere dal treno insieme a una folla composta. Poi mi blocco. Davanti a me, sulla sinistra, vedo Paolo venire incontro a Marco. Si salutano e si avviano parlando vivacemente. Si conoscono, lo so, ma come mai Marco è qui?
Riprendo a camminare con calma e li seguo con lo sguardo, mi concentro più che posso per raggiungerli col pensiero. Parlano di me, dei miei, di Alexander, poi, non capisco, mi arriva un'immagine di una stanza dalla porta rossa e sento la voce di Loredana ma è troppo lontana.
Sto sudando e il mio respiro è affannato. Li guardo ancora mentre entrano nel Barbablù. Io giro a destra e cerco di avvicinarmi a un bar camminando con calma.
Entro e ordino dell'acqua, poi chiedo di andare in bagno. Solo quando chiudo la porta e osservo bene ovunque per accertarmi che non ci siano telecamere, faccio un po' di training autogeno. Se mi hanno tenuto sotto controllo sanno che ho incontrato Marco, Loredana e Marta. Paolo vorrà interrogarli?
Pensa. Pensa. Pensa.
Era meglio far finta di chiedere aiuto a Paolo? Oppure dirgli che i miei, evidentemente spaventati, avevano fatto un colpo di testa, ed erano scappati senza dirmi niente?
Calma.
Mi aveva parlato di un Progetto che mi avrebbe coinvolto, quindi, da brava cittadina, avrei dovuto semplicemente rendermi disponibile. Mostrare troppa preoccupazione per i miei avrebbe tradito la mia poca fiducia nel Sistema, che invece li avrebbe sicuramente rintracciati a breve.
Decisi quindi di mantenere un gelido profilo professionale, in linea con quanto richiesto e di affrontare Paolo.
Uscita dal bar, m'incamminai verso la palazzina blu, pronta ad entrare anche se in largo anticipo. Avrei voluto incrociarli ma la Stanza Procedure era vuota. Mi feci un caffè sapendo di essere osservata e mi sedetti ad un computer digitando il mio codice medico.
Si aprì la mia cartella con i due casi che mi erano stati assegnati:
^ Paziente A40 – TSO – dimesso
^ Paziente B19 – Disturbo neurobiologico TDA*( TDA: Deficit di attenzione, irrequietezza), in terapia farmacologica.
Nessun riferimento alle mie diagnosi.
Viaggio nel sito, dalla Home a tutte le pagine che illustrano gli scopi, le terapie, lo staff medico e i programmi. Leggo in diagonale, mi risulta più semplice e veloce, arrivando nella pagina di Paolo.
Prof. Paolo Gursa
Responsabile coordinamento Struttura Riabilitativa Roma 87. Neuropsichiatra specializzato in Sindromi nevrotiche e somatoformi, disturbi bipolari.
Pubblicazioni:
- L'uso degli strumenti diagnostici nella pratica clinica
- Dimensione clinica e dimensione esistenziale
- Biology and the future of Psychoanalysis
- La Psicodinamica
- La Schizofrenia ambientale e genetica.
Si era dunque specializzato anche in biologia, questo me lo collegava forse ad Alexander.
Convegni:
- 1° Meeting psicologi e psichiatri italiani. Condivisione e coordinamento internazionale sugli aspetti teorici, scientifici e pratici. (Gennaio 2038)
- Proposta di Algoritmo per la scelta del trattamento con antipsicotico in acuto e nel lungo termine. (Giugno 2037)
- Correlati psicobiologici dei comportamenti aggressivi in pazienti psichiatrici. (Febbraio 2036)
- Conseguenze psicologiche e sociali del Global Order. (Marzo 2035)
Si era dato da fare a quanto pare. Non mi era arrivato nessun invito al Meeting di gennaio, strano.
"Eccoti qua! Brava, già al lavoro! Così mi piacciono i miei collaboratori."
Paolo era dietro le mie spalle.
"Cercavo di conoscerti un po' meglio." Dissi.
Stavo per chiedergli dove avrei potuto trovare informazioni sul Progetto Anziani ma mi precedette.
"Per quanto riguarda gli Over 70, non troverai niente sul sito. Si tratta di un Progetto ambizioso, a livello mondiale. Se vuoi, quando avrai terminato la visita, possiamo prenderci un caffè e ti spiego in che modo potresti essere utile."
"Ma certo! Stavo proprio cercando qualcosa a riguardo e, a proposito, non si sa niente dei miei?"
"Al tempo. Ci vediamo dopo."
E si girò diretto verso un altro collega che lo stava aspettando.
Crepa. Cosa c'è di più importante che dare notizie sui familiari scomparsi a chi è in ansia?
Rimasi seduta e sospirai, volutamente, in maniera evidente, e mi alzai per ottenere la consueta assegnazione paziente.
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I.O - I OBSERVE YOU
Science FictionAnno 2038. La vera gabbia non ha sbarre ma algoritmi.Sa quando sei felice e quando sei fragile, ti precede.Pensi di usare la tecnologia e credi di scegliere.Gli I.O sono pronti.L'orrore è molto, molto vicino.