抖阴社区

33 - Vicious Cycle

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Kara



Non posso smettere di correre.

Non posso rallentare, fermarmi, tornare indietro.

Ray non è ancora tornato. Non risponde al telefono. Siamo tutti preoccupati per lui.

Mamma ha detto di vedere un confine, se prova a usare Vision. Un muro invalicabile. E può essere solo lo Spirito di qualcun altro.

Ha cercato di spiegarmelo, ma non c'era molto tempo. Quando si usa Vision per vedere da qualche parte, è come se le minuscole particelle di Spirito dell'utilizzatore venissero mandate in esplorazione, il più lontano possibile. I confini della visione dipendono solo dalla capacità di chi evoca lo Spirito, dalla distanza alla quale si è capaci di tenere traccia di tutte queste particelle.

Oppure dipende dal fatto che queste particelle si sono scontrate con qualcosa. Qualcosa che è fatto dello stesso materiale.

Quindi qualcuno, con tutta probabilità dall'altro mondo, ha esteso Vision fino al fiume. Il posto in cui Ray deve essere sparito. Il luogo in cui forse è rinchiuso, schiavo di una visione creata da qualcun altro.

Mamma mi ha detto di non andare da sola, ma sono stata io a insistere perché nessuno venisse con me. Deve rimanere vivo qualcuno, se io venissi catturata o uccisa.

E spero che non sia quello che è successo anche a Ray, ma non ho nulla per cui sperare.

Per un attimo, mi preoccupo di star correndo verso una trappola, verso la morte, ma ritrovo presto la calma quando mi ricordo che non sono io.

Non sono Kara. Kara è morta.

Io sono solo un corpo. Un corpo che corre. Un corpo che corre verso la morte.

Non è difficile continuare a farlo. Anzi, io non devo fare niente. Non posso fare niente.

Posso solo vederlo succedere. Oppure posso chiudere gli occhi.

Salto una roccia scura che vedo in mezzo al sentiero, e finalmente vedo il fiume, gonfio dell'acqua caduta negli ultimi giorni.

Sento le gocce di pioggia che rimbalzano sulla pelle nuda delle mie mani, mentre corro contro di loro, e contro il vento.

E poi sento di aver colpito anche qualcos'altro. Qualcosa che non vedo. Qualcosa di denso come l'aria, ma di diverso.

E mi sento osservata, ma non più protetta.

Devo aver attraversato la barriera. Il confine tra lo Spirito di mia madre e quello di qualcun altro. Forse proprio quello di Raymond Hoffmann.

Da qui in avanti, Mamma non può più vedermi. Da qui in avanti, lui può vedermi.

Deglutisco, e mi guardo attorno, nervosa. Evoco una sfera di Spirito innocente e una di Spirito corrotto. Ormai so bene che non è nulla di paragonabile al vero Fuse, ma ho anche avuto prova più e più volte che è una combinazione molto efficace, soprattutto sui mostri.

Ma non è un mostro quello che vedo.

È un occhio.

Mi fermo a osservarlo, disgustata e incuriosita allo stesso tempo. È gigantesco. Ed è solo un occhio, senza nessun gigante attorno o accasciato a terra qui vicino. È lì, che piange e sanguina, un bastone conficcato al centro della sua pupilla.

L'iride è azzurra, e orribilmente umana.

È quell'occhio stesso a usare Vision qui attorno? Da dove è arrivato? Ce ne sono altri?

The Deepest FearDove le storie prendono vita. Scoprilo ora