Gli opposti si attraggono. Giusto?
Le storie d'amore sostengono che non c'è frase più vera. Che non c'è niente di più romantico di due persone che si scoprono a vicenda, rendendosi conto di non odiarsi poi così tanto come credevano.
La vita reale di...
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È mercoledì, la partita del giorno prima si è conclusa in parità, infatti Ace e gli altri ragazzi sono finiti col mangiarsi la maglia a morsi per la seccatura, Jennifer invece se la rideva sotto i baffi felice del fatto che il karma effettivamente gira.
Adesso la regina sta andando a scuola, non godendosi come sempre il noiosissimo viaggio in macchina che la porterà ad iniziare un altro giorno di finzione. Dopo essere scesa dalla vettura si unisce a Zoe che è arrivata nello stesso momento
«Buongiorno Zoe»
«'giorno...»
«sei sopravvissuta alla fine»
«giá...»
«stai bene?»
«borse...»
«che?»
«tacchi... Gonne... Rossetti... Orecchini... Maglioni...» La ragazza elenca i vari accessori come uno zombie
«Zoe mi stai facendo paura»
«Gucci... Prada... Chanel...» Zoe continua a dire cose sconnesse come se fosse in trans
«ma che cosa ti hanno fatto?»
«non vuoi saperlo...»
Jennifer ormai conscia del fatto che l'amica è troppo sconvolta per darle spiegazioni si limita a darle una pacca sulla spalla per cercare di confortarla almeno un minimo. Nel frattempo sono arrivate al solito ritrovo dei loro gruppi
«dai Zoe puoi farc-» La regina si blocca dopo aver notato che la sua amica è scomparsa nel nulla
«oh bhe ci vediamo in classe ovunque tu sia» Dice tra sé e sé.
«Ciaooo tesoro»
«allora, allora, come ti è sembrata la nostra coreografia di ieri?»
«io ero la più bella vero?»
«cosa? io ero la più bella!»
«no ragazze la più favolosa ero io, vero Jennifer?»
«no io!»
«io!!!»
«no io!!!»
«JENNIFER!» Gridano all'unisono Marta, Chloe e Gwen pretendendo una risposta in loro favore.
Jennifer le guarda quasi terrorizzata ma decide di sfruttare la sua posizione e la dipendenza delle ragazze da essa per tenerle sulle spine e divertirsi un po'.
«Ma non saprei... Forse, Marta... O Gwen... Bhe però anche Chloe»
«QUINDI!?» Gridano di nuovo all'unisono
«ci devo pensare» Afferma la regina con un sorriso beffardo