抖阴社区

Capitolo 28 - Riflessioni

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ANDREW

«Povero piccolo...» mormora l'istruttrice avvicinandosi a me «Non deve essere stato facile per te sopportare quelle grida.»
Porto le mani alla faccia, per nascondere tutte le mie emozioni.
Non volevo lo vedesse, ora metterò nei guai chiunque dovesse scoprirlo.
«Stai tranquillo, ragazzino» mi rassicura accarezzandomi la schiena «Vedrai che le cose si sistemeranno, ricordiamoci che sono sempre due Abneganti adulti.»

"Una è un Abnegante, l'altro un perfido mostro!"

«Rose, giusto?» dico con voce mozzata «Potresti non dire a nessuno quello che hai visto? Sai, è piuttosto... personale.»
«Se proprio ci tieni» ribatte lei «Sappi che ci sono passata anch'io quando ero tra i Pacifici; è normale che due persone litighino ogni tanto, ma non per questo bisogna voler loro meno bene.»
Annuisco, scoraggiato.
«Comunque, tu sei il secondo con il minor numero di paure.» annuncia ricominciando a sorridermi e battendo le mani.
Togliendo la corporatura slanciata e il piercing, quei capelli lunghi e rosa la fanno quasi sembrare una bambina.
«Sono il secondo?» chiedo «Chi è il primo?»
Rose si porta un dito sotto al mento «È un’interna. Natalie.»
«Oh...» esclamo sorpreso «Non me lo aspettavo.»
«Già, neanche io. Ora la chiamiamo Tris

Questo nome mi rimbomba nelle orecchie.

Tris.

"Dove l’ho già sentito?"

«Tutto bene? Te la senti di rimanere con gli altri?» mi domanda avendo notato il mio sguardo fisso nel vuoto.
Mi riscuoto e mi dirigo verso la porta; ma prima che io la apra, l’istruttrice degli interni mi domanda:«Vuoi che cambiamo il tuo nome in Quattro

Quattro.

Senza voltarmi, rifiuto la proposta:
«Grazie, ma ho già cambiato il mio nome.»

**

Quando è finito anche il turno di Oasis la vedo tornare barcollante.

Chissà cosa ha visto...

Si siede -senza alcuna grazia- accanto a me e mi abbraccia forte. Io la ignoro, anche se non ho alcun valido motivo per farlo. Era solo una simulazione, quello che ho visto non potrà mai più accadermi.

Vero?

«Tutto bene?» mi domanda Olivia accarezzandomi il volto con le mani. Ora sì che sono costretto a guardarla.

"Diventa più carina ogni minuto che passa." penso sentendomi accalorare fino alla punta delle orecchie.

«Ti ho fatto qualcosa?» chiede ancora mordendosi il labbro inferiore e aggrottando le sopracciglia in maniera triste. I suoi occhi scuri si fanno sempre più grandi e umidi. Non riesco più a resisterle.
Le prendo le mani tra le mie, poi me la stringo forte.
Devo fare un grande sforzo per non mettermi a piangere.
Al di là del siero, ho troppe paure che mi assalgono in questa realtà. Ho troppe cose di cui dovrei parlare ma non so con chi.

«Mi puoi fare un giuramento, Olivia.» le sussurro.
«Certo.» acconsente lei «Basta che non mi ignori più.» piagnucola tirandomi qualche pugnetto sulla schiena.
Mi scappa una mezza risata e sciogliamo l’abbraccio continuando a tenere, però, le nostre mani unite.
«Per favore» incomincio «Promettimi che, qualunque cosa accada, qualunque cosa io faccia, qualunque cosa io sia» la sua espressione si fa seria come mai gliel'avevo vista in viso «Tu resterai sempre mia amica.»
«Va bene.» dice «A patto che tu non tradisca me
«Fidati» ribatto «Sono l'ultima persona che potrebbe farti una cosa simile.»
Sorrido e guardo le nostre nocche, ormai bianche lattee.
Ora so per certo di chi fidarmi ciecamente.

**

Io, Oasis, Alfred e Edward ci sediamo ad un tavolo più in disparte rispetto agli altri.
Tra tutti i luoghi del quartiere degli Intrepidi che abbiamo visitato, questo è il più caotico.
Ad un tavolo vicino a quello degli interni, ci sono gli altri quattro trasfazione: Clare la Candida, gli Eruditi Millie e Lucas e il Pacifico che era seduto affianco a me prima che Olivia facesse la sua Scelta.
Intravedo Jacob passare tra quei due gruppi per venire nella nostra direzione.
«Posso aggregarmi a voi?» chiede. Noi gli facciamo posto senza esitare.
D'altronde, è un tipo abbastanza simpatico.

Ora un Erudito, due Abneganti, una Candida e un Pacifico sono seduti allo stesso tavolo.
La mia vecchia fazione non avrebbe mai approvato un gruppo come questo. E forse neanche le altre quattro.
Abbasso il capo, come afferrato dalla vergogna.

Mi chiedo perché stia continuando ad assumere questi atteggiamenti così da Rigidi se qui non c’è nessuno che potrebbe sgridarmi o castigarmi.
Sono un Intrepido adesso e me lo devo mettere bene in testa, accidenti!

«Perché non sei con i tuoi amici?» domanda d’un tratto Olivia a Edward. Rispettivamente, una alla mia sinistra e l’altro di fronte a me.
Lui la guarda sottecchi e fa una smorfia, come se avesse dell'acido in bocca.
«Solo perché eravamo nella stessa fazione non significa che siamo amici, Candida.» le risponde con una voce tagliente come la lama di un coltello «Diciamo che ci conoscevamo solo di vista.»
Oasis annuisce e con le dita tamburella sul tavolo, cercando di non guardarlo in faccia.
La tensione tra questi due è quasi palpabile.

Sbaglio o i nemici naturali dei Candidi sono i Pacifici e non gli Eruditi? Forse questi atteggiamenti da parte di entrambi potrebbero essere derivati da un qualcosa di più personale; d'altronde, so bene quanto agli Eruditi piaccia prendere in giro le altre fazioni perché pensano di essere superiori a livello di intelletto. Ho fatto bene a non sceglierli, quei gradassi senza cuore.

Uno degli interni sale sul tavolo, invitando tutti a fare un gioco.

Sfide”.

Gli altri trasfazione si aggregano a loro e iniziano a giocare.

«Andiamo anche noi?» domanda Oasis, il viso illuminato di gioia.
«Sinceramente, c’è troppa gente» risponde Alfred arricciando il naso «Non me la sento.»
Mi verrebbe da dire che non ci sarebbe niente di male a giocare con loro, ma, da quello che posso capire dalla maggior parte dei loro sguardi, nessuno ha voglia di interagire con gli altri Intrepidi per ora.

Non credevo esistessero persone più introverse di me -ed Alfred, essendo stato anche lui un Abnegante-, ma dopo aver assistito a questa scena credo che dovremmo abbattere questo muro e farci coraggio per diventare dei veri e propri Intrepidi.
Forse è anche questo il motivo per cui Wolf ha preferito aggiungere quel terzo punto: quello della collaborazione.

«Ecco qui il primo gruppetto dei trasfazione!» esclama il capofazione comparendoci alle spalle.

'Lupus in fabula!' esclamavano gli Eruditi quando il professore entrava subito dopo essere stato nominato da un nostro compagno di classe.
Ammetto di non aver mai veramente capito cosa significasse questa frase, tantomeno di quale lingua fossero quelle parole, ma mi sembrava adatta ad un contesto del genere.

Assieme a Wolf ci sono anche i due istruttori e altri due Intrepidi. Rose mi scocca uno sguardo dolce, mentre Peter uno di ghiaccio.
Abbasso gli occhi sul mio piatto, ancora colmo di cibo.

«Ho saputo che qualcuno qui è il secondo con meno paure.» afferma Wolf per poi toccarmi una spalla «Sapevo che eri perfetto per questa fazione, ragazzo!» esclama infine. Si allontanano e al passaggio della ragazza si sente un dolcissimo profumo di fragola.
Peter è l’unico ancora in piedi alle mie spalle.
Spero che questo suo comportamento non sia collegato alla mia Divergenza. Insomma, non dovrebbe dato che ha cammuffato il mio risultato per tenermi in vita, giusto?
Deglutisco e ritorno a guardare i miei compagni: tutti sono a bocca aperta tranne Olivia che si congratula con me per il risultato.

Non so se esserne fiero o meno.
Mi sento diverso. Fuori posto.
Di nuovo.

Guardo oltre le loro spalle e scruto ad un tavolo, completamente da sola, l’Intrepida incappucciata. L'Intrepida con sole tre paure. L'Intrepida che chiamano Tris.

Natalie.

Divergent - Una Scelta Può Ricongiungerli (COMPLETA E IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora