NATALIE
La sorpresa di vedere il viso sereno della stessa donna di cui avevo assistito al suicidio mi mise prima stupore, poi molto disagio.
La vergogna si fa spazio in me come mi era capitato davvero poche volte.
Sbagliare è umano, certo, ma definire lei, Hana, che aveva educato così bene Andrew e aveva tentato di proteggerlo da quel mostro di Adam, la "cattiva di tutta questa storia" non potrò mai perdonarmelo.Mi fisso gli anfibi bianchi mentre delle ciocche di capelli vengono trattenute dalla fascia dal cadermi dinanzi. Incrocio le braccia al petto, affondando le mie unghie seghettate nella pelle come se volessi graffiarmi.
Voglio andarmene, ma sono a casa mia e se lei è qui significa che dovrò rivederla altre volte.Sento una mano poggiarsi sulla mia spalla e volgo il capo verso sinistra dove vedo gli occhi verdi di Dustin fissarmi, preoccupati.
Scuoto leggermente la testa, forzando un sorriso, per fargli intuire di stare bene, e mi nascondo dietro alcune ciocche dei capelli, ricordandomi solo dopo che sono corti e non bastano per coprirmi.
Lui me le sposta dietro l'orecchio e mi abbraccia, prendendomi per la vita come al suo solito. Sposto la testa all'indietro per poggiarla sul suo petto e sposto le mie mani sulle sue, fino a stringergliele con tutta la forza che ho in corpo.Scruto mio fratello e Jennifer abbracciare la donna che li ha cresciuti, a stento riuscendo a trattenere le lacrime, e sorrido, cercando di pensare ad altro.
Magari immaginando di abbracciare la mia di mamma e anche papà.Sospiro per scaricare la tensione e mi rilasso ancora di più contro il corpo dell'interno, che mi poggia la fronte tra il collo e la spalla destra. Inclino la testa, fino a far posare la mia guancia sui suoi capelli scuri e riesco a sentire ancora qualche traccia di quel profumo di limone che tra gli Intrepidi mi faceva sentire a casa.
Sono felice che nel processo di pulizia non se ne sia andato del tutto.«Come è possibile?» domanda Wolf e ritorno alla realtà, staccandomi -a malincuore- da Dustin.
Mi tamburello le nocche della mano destra con la sinistra.
"Ci sarà tempo più avanti." mi dico cercando di scacciare le farfalle che svolazzano nel mio stomaco come impazzite.
Tento di ignorarle, scuotendo il capo più velocemente di quando battano le loro ali. Non appena mi fermo, però, mi gira la testa e perdo l'equilibrio, cascando all'indietro.
Per fortuna quest'abito non è proprio un abito perché la gonna è una pianta-gonna -come la definivano i predecessori.I miei palmi caldi rimangono inchiodati contro il pavimento freddo e tengo chiusi gli occhi fino a quando non passa questa odiosa sensazione di vertigine.
Decido di rimettermi in piedi alla cieca, allontanando tutte le persone che mi chiedono se ho bisogno di aiuto e quando riapro le palpebre, mio fratello mi è davanti ad un palmo dal naso con le mani tese nella mia direzione.
Gliele afferro, sorridendo più che posso per sembrare il più tranquilla possibile. Mi abbraccia e dietro di lui vedo Hana con la bocca curva in un grande sorriso e gli occhi verdi così grandi e splendenti che fissano sicuramente me.
La saluto con un breve cenno, mentre goccioline di sudore mi bagnano la fronte da sotto la fascia.«È davvero molto bello rivederti, piccola.» mi dice, avvicinandosi.
Quando Andrew smette di stringermi, io non riesco a risponderle nulla, se non qualche balbettio idiota che rende incomprensibile la parole che volevo pronunciare e che, molto probabilmente, non avrebbero comunque avuto senso. Mi tappo la bocca con le mani, abbassando lo sguardo per la vergogna e sentendo gli occhi inumidirsi."Non piangere." mi rimprovero "Non l'hai fatto per cose peggiori; non farlo proprio adesso!"
«Comunque, sì, Wolf» risponde al capofazione «Sono viva e vegeta.»
Fossi da sola, mi tirerei dei colpi alla testa.

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Divergent - Una Scelta Può Ricongiungerli (COMPLETA E IN REVISIONE)
FanfictionFanfiction divisa in 3 parti di 40+ capitoli ciascuna (tutte caricate qui), ambientata circa 27 anni dopo gli eventi narrati nella saga "Divergent" della scrittrice Veronica Roth. Per realizzare questo, ho voluto cambiare il finale dell'opera origin...