抖阴社区

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In un mese, quante cose possono cambiare? Zayn non avrebbe mai immaginato che la sua vita potesse scombussolarsi ancora di più, per una seconda volta.

Aveva fatto il cazzone, costruendosi un muro davanti a tutti – davanti a lei – . Aveva giocato a fare la vittima, piangendosi addosso giorno dopo giorno, ferendo le tre persone più importanti che gli restavano al mondo. Aveva fatto preoccupare sua sorella, scappare Lyn.

Ma poi si era anche fermato e a un certo punto aveva fatto un passo indietro: era tornato a respirare con meno difficoltà. Era stato con Lyn. E le aveva chiesto di sposarlo – di continuare a dividere lo stesso letto, ritornare a dormire sotto lo stesso tetto, insieme, iniziare seriamente ad essere una famiglia – .

Per una volta, se lei gli avesse chiesto di lasciare l'esercito, avrebbe risposto di sì. E invece ..


Lyn attraversa velocemente la stanza e si butta tra le sue braccia. Si aggrappa alle sue spalle larghe e muscolose mentre le mani stringono forte i capelli corti alla base del collo tatuato: lo bacia di slancio, così, con urgenza e con necessità.

Zayn chiude gli occhi, sentendo il buon sapore di quelle labbra carnose e vogliose sulle proprie. Fatica a tenere le mani al loro posto, fatica a indietreggiare e a staccarsi dal suo corpo, fatica a dire «Basta ..». Però lo fa.

Smette a malavoglia di baciarla. Le dice di staccarsi.

«Shh!» ribatte lei, decisa, alzandogli l'orlo della maglietta.

Ha bisogno fisicamente di lui. Ancora, almeno un'altra volta. Ed è per questo che si fa più vicina, che si alza sulle punte dei piedi per raggiungere di nuovo quelle labbra che tanto ama sentire su di sé.

Non vuole più aspettare, hanno sprecato abbastanza tempo fin'ora: vuole ricominciare tutto da zero con lui, vuole essere felice.

«Lyn, smettila.»

Zayn alza le braccia per togliersela dolcemente di dosso.

«L'abbiamo fatto anche ieri.»

«Infatti, ieri è –»

Zitto.

Non dirlo!

Chiudi la bocca.

«Stato solo un errore?» termina la frase per lui, facendo un passo indietro.

Lui scuote la testa, perché non intendeva dire quello. Non vuole sminuire ciò che c'è stato, né tanto meno fingere che – anche se sono state bellissime – quelle ore trascorse insieme abbiamo risolto tutto.

Tu hai detto no, tu non vuoi che ci sposiamo, tu hai detto no!

Zayn, in testa, ha ancora il mondo: Finn e la sua morte, le risposte che neanche la Marina riesce a dare, i sensi di colpa sulla bocca dello stomaco, Lyn e i suoi sentimenti, America che diventa ogni giorno più grande, i ricordi, i se e i ma che non gli fanno chiudere occhio, Cecilia lontana, l'ennesimo anno trascorso senza i suoi genitori. Lo stress. I superiori che l'hanno sospeso dal servizio. Lyn, la sua ancora di salvezza, che non lo vuole al suo fianco finché morte non li separa.

Zayn senza America, Zayn senza Lyn, Zayn rinchiuso in quattro mura – che una volta erano casa – senza un lavoro. Zayn è quel "no" che rimbomba nella testa.

«È successo solo ieri.»

A Lyn le si spezza qualcosa, dentro.

È successo solo ieri. Non .. Non doveva dirlo. Con quale coraggio, poi?! Mi hai baciato dappertutto!, centimetro dopo centimetro, mi hai toccato, accarezzato, coccolato, amato. Ti sei pentito? Ti ho spaventato? Di cosa hai paura? Perché ti allontani? Va' al diavolo!

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