抖阴社区

Cp.4 hello princess

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Non so se sono
estremamente sensibile
o la vita è insopportabile
-V. Van Gogh

La mattina dopo, decisi di andare al molo. Tutto quello che volevo era un momento di pace per pensare a cosa fare per il locale dei miei. Avrei voluto stare sola con me stessa, a guardare l'alba e a sentire solo il rumore delle onde rompersi contro la sabbia. Ma a quanto pare il destino, ebbe decisamente altri piani.

"Sei davvero sicura che questo sia il posto giusto per una principessa come te?"

La sua voce mi colpì come un sasso lanciato nell'acqua calma. Mi voltai.
Appoggiato ad una trave del molo, con le braccia incrociate accompagnato dalla sua solita aria spavalda e quel sorriso da schiaffi.

"Tu," dissi, come se bastasse solo quella parola per poter spiegare tutto il fastidio dentro di me.

"Esatto, io." Rispose con nonchalance.
"Sorprendete vero? O forse eri qui per incontrarmi di nuovo."
"Preferirei affondare." Risposi, schietta, incrociando anch'io le braccia.

Mi sorrise, "interessante. Sai, di solito le persone cercano disperatamente la mia compagnia, tu sembri l'eccezione, però." Replicò, facendo un passo verso di me.
"Magari perché non sopporto gli egocentrici," dissi, fissandolo con un espressione tagliente.

"Egocentrico?" Troppo gentile da parte tua," rispose, mettendo una mano sul cuore.
Lo guardai male, "tu sei..." Iniziai, cercando di trovare le parole giuste.
"Affascinante? Divertente? Irritante? Lo so," mi interruppe, facendomi l'occhiolino e ostentando un sorrisino che mi fece venire voglia di spingerlo in acqua.
"Volevo dire fastidioso, estremamente fastidioso,"  conclusi, serrando i denti.
Sorrise, "oh.. quello rientra nel pacchetto completo." Rispose.

"Non ti stanchi mai di sentirti parlare?" Chiesi, alzando gli occhi al cielo.
"Non quando c'è qualcuno di stimolante con cui farlo," rispose, avvicinandosi un altro po'.
"Oltre fastidio sei anche irritante,"
"Le due cose spesso coincidono,"  disse con sorriso innocente. "Ma ti ringrazio per il complimento e per l'onestà."
"Non era un complimento," risposi, stringendo i pugni.

Lui si chinò leggermente verso di me,
"Oh, ma lo era...Sai, ti piace molto parlare con me, anche se non lo vuoi ammettere."

"Ti sbagli di grosso," dissi, facendo un passo indietro.
"Ah davvero? Eppure sei ancora qui, curioso, non trovi?"
Lo fissai incredula, "forse perché non voglio darti la soddisfazione di andarmene?"
"Interessante tattica," rispose, inclinando la testa. "Ma sai, più resti, più mi fai pensare che in fondo ti diverto."
Gli sorrisi, "divertente quanto una zanzara nell'orecchio," risposi, girandomi verso il mare per ignorarlo.

"Le zanzare sono persistenti,"  disse ridacchiando.
"Un po' come me, a quanto pare," continuò lui.

"Quindi ammetti di essere un fastidio," ribattei, lanciandogli un'occhiata tagliente.
"Sono un fastidio che non puoi ignorare," rispose con un sorriso trionfante.
Inspirai profondamente, cercando di non cedere alla tentazione di lanciargli qualcosa addosso.
"Sai, c'è un limite a quanto una persona può sopportare."
"E tu sei già al limite?" Chiese, fingendosi sorpreso.
"Sto per superarlo," risposi a denti stretti.
Lui rise, un suono basso e contagioso che odiavo ammettere mi colpì. "Sai, principessa, sei molto più bella quando ti arrabbi."
"Sei insopportabile." Dichiarai, alzando le mani al cielo.
"Grazie," rispose con un piccolo inchino. "Mi piace essere memorabile."
"Sei memorabile quanto un sasso nella scarpa," ribattei esausta.
"Beh, almeno ti lascio il segno," disse, strizzandomi l'occhio "A presto, principessa," continuò, prima di girarsi e allontanarsi con passo sicuro e rilassato.
Lo guardai andare via, combattuta tra sollievo e frustrazione. Come faceva ad irritarmi così tanto e allo stesso tempo...farmi sorridere, anche solo per un istante?



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