抖阴社区

Cp. 16 the plan

10 2 0
                                    

Sei così. ti lasci toccare
solo da chi ha l'anima
più in fiamme della tua.
C. Bukowski

POV HELENA


Quel giorno il bar era praticamente vuoto. Connor, l'ex socio di Kai, infuriato e con una gigantesca voglia di vendetta, mi fissava con quell'espressione sicura, come se avesse già vinto una battaglia che io non ero nemmeno sicura di voler combattere.

«Abbiamo sei giorni,» disse, appoggiandosi al tavolo con le mani intrecciate. «Se lo facciamo bene, Kai non saprà nemmeno cosa lo ha colpito.»

Feci un cenno per invitarlo a continuare. Non c'era bisogno di inutili preamboli.

«Domani, martedì, è il giorno in cui dobbiamo puntare su Tim,» iniziò.
«Sai chi è, vero?»

«Sì,» risposi, anche se lo conoscevo appena. L'avevo visto un paio di volte al locale di Kai, un ragazzo magro, con gli occhi sempre spalancati come se aspettasse che il mondo gli cadesse addosso.

«Perfetto. Tim è il suo anello debole. È nuovo, insicuro, e Kai lo sta già mettendo sotto pressione. Tu devi farlo crollare domani. Non dopo. Deve impazzire martedì, così il caos si diffonderà per tutta la settimana.»

«E come faccio a farlo crollare in un giorno?» chiesi, stringendo la tazza tra le mani per nascondere il nervosismo.

Connor sorrise, quasi divertito. «Avvicinati a lui, parla come se fossi dalla sua parte. Digli che hai sentito dire che Kai non è contento di lui, che sta pensando di licenziarlo. Non essere troppo diretta, fai sembrare tutto casuale. Tim è fragile, Helena. Un paio di parole giuste e sarà fuori gioco.» Lo guardai, mostrandomi decisa.
Ma non lo ero assolutamente.

Annuii, cercando di non lasciar trasparire il disagio che sentivo. «E poi? Dopo Tim, cosa facciamo?»

Connor si sporse in avanti, abbassando la voce. «Giovedì tocca a Ethan. È un mio amico, uno abituato a creare problemi. Lo mandiamo al locale di Kai come cliente, e lui farà il resto. Si lamenterà di tutto, dal servizio alla qualità del cibo. Deve far sembrare il locale di Kai un disastro. Questo colpirà la reputazione proprio prima dell'evento.»

«E sabato?» chiesi, il nodo allo stomaco che si faceva più stretto.

Connor sorrise, soddisfatto. «Sabato è il gran finale. Io scaverò per trovare qualcosa di illegale nei suoi affari. Tu devi distrarlo, tenere Kai occupato mentre io cerco quello che ci serve. Se riusciamo a trovare qualcosa di compromettente, lo denunciamo. Fine dei giochi.»

Mi appoggiai allo schienale, fissandolo. Il piano era spietato, calcolato al millimetro, e io ero il suo pezzo centrale. Una parte di me voleva tirarsi indietro, ma l'altra... l'altra non poteva permettersi di perdere.

«E se qualcosa va storto?» chiesi, anche se conoscevo già la risposta.

«Non andrà storto,» disse Connor con fermezza. «Tim crollerà martedì, Ethan creerà caos giovedì, e sabato troveremo la prova che ci serve. Kai è finito, Helena. Devi solo fare la tua parte.» si guardò attorno, con sguardo attento, cercando di vedere se qualcuno che Kai conosceva ci avesse visti, poi il suo sguardo tornò sulla mia figura.
"Adesso vado, Helena. Fai quello che ti ho detto, segui tutto, per filo e per segno, se hai dubbi o altro non esitare a chiamarmi."
Io gli sorrisi, senza dire nulla, in quel momento non riuscì neanche a spiaccicare una parola.

Quando uscii dal caffè, il vento mi colpì in pieno volto, ma non bastò a schiarirmi le idee. Le mani mi tremavano leggermente, e non ero sicura se fosse per il freddo o per la consapevolezza di quello che stavo per fare.

Mentre camminavo verso casa, la voce di Connor continuava a risuonarmi in testa: "Tim deve crollare martedì."

Era una frase semplice, ma il peso che portava era insostenibile. Entro domani sera, avrei dato il via al piano che avrebbe distrutto Kai. O forse, avrebbe distrutto me.







?HEARTS ON THE RUN? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora