抖阴社区

                                    

Ma che domande sono?

«Sì» senza troppa emozione nella voce.

«Lo sai che potrai tornare presto qui»

«Certo, non subito ma presto»

«Lo sai cosa devi fare»

«Hai più rivisto la tua amica? Quella con la quale hai scoperto di amarmi?» gli chiedo. Ipotizzo la risposta, vanno in università insieme e sono anche buoni amici. 

«Ci siamo rivisti, ma non per quello che pensi tu» 

Immagino. 

«E tu con i maschi nell'appartamento?»

«Sono molto carini con me» mento.

«Ho visto oggi in università,  ti hanno tenuto anche il posto» 

«Eh già» non è mai vero. Anzi, Vinnie mi avrebbe lanciata fuori dall'aula se avesse potuto. 

Ci zittiamo perché fuori si sente un tuono che mi fa trasalire. Merda, come farò a tornare all'appartamento con sto tempo? Se chiedessi a Cole un passaggio? No, forse è meglio di no. Meno lo vedo e meno rischio di cadere tra sue braccia. 

«Cosa ne pensano di questa situazione?» chiede ridendo.

«Non vedo che cosa ci sia di divertente visto che pensano tutti che tu sia un coglione» ripeto testuali parole che mi hanno detto per tutto il pomeriggio tutti. 

«Un coglione? Per aver capito di amarmi?»

«Vedi Cole, non è il fatto che hai capito di amarmi ma il modo in cui lo hai scoperto e ciò che mi hai chiesto di fare per sistemare la situazione» spiego. 

«Ma tu non crederai mica a loro, sono un branco di cretini, lo sai vero?» sembra così sicuro di sé.

«Non me ne frega molto dei pensieri degli altri, ma non mai tappo nemmeno le orecchie»

«Sei seria? Io non mi sto sopportando appellativi da coglione e rimproveri da tua madre per poi tornare alla vita da single. Sto sopportando tutto questo per te» si avvicina di nuovo:«Tu lo sai che tutto ciò che sto facendo, lo sto facendo per noi, per essere sicuri un domani di poter stare insieme senza avere dubbi. Merda Beth, dopo tutta questa storia io voglio chiederti di sposarmi, anche se siamo giovani. Ma se superi questa, sarai la donna della mia vita»

Rimango immobilizzata di fronte alle sue parole. In anni che stiamo insieme, Cole non mi ha mai detto nulla di così tanto importante. Un futuro con Cole, lo vedevo felice fino a qualche settimana fa, ma ora? Ora al pensiero mi sento il volta stomaco, come se fosse sbagliato. Che cosa devo pensare? 

«Non mi prendere per il culo, Cole» 

«Non ti sto prendendo per il culo, Beth» mi afferra la mano:«Torneremo più forti che mai»

Nei suoi occhi leggo sincerità, nella mia testa rimbomba una vocina che mmi dice cazzate. Non ho idea del perché le sue parole mi sembri non avere valore... Forse mi sbaglio, forse quando sarò riuscita a fare come dice lui, mi sarò sentita meglio. 

«Vedremo» mi libero dalla presa raccogliendo tutta la forza di volontà che ho in corpo. 

«Tu fidati di me, fai quello che devi fare, sfogati e torna da me. Ti renderai conto di quanto le altre persone non abbiano valore, ci saremo solo io e te» sorride. 

«Devo andare a prendermi dei cambi» chiudo il discorso e mi catapulto in camera a velocità della luce pur di non portare avanti il discorso.

Quando apro la mia parte dell'armadio e resto sola nel silenzio della stanza mi accorgo di quanto il mio battito cardiaco stia accelerando, lo sento rimbombare fin dentro le orecchie, la pelle vibra per il sangue che scorre nelle vene. 

Devo uscire da qua dentro il prima possibile. Sono ancora ferma immobile con lo sguardo davanti all'armadio, mentre la fuori diluvia. I tuoni e i temporali non si fanno attendere. 

Prendo un borsone, l'ultimo che mi è rimasto, e ci infilo dentro dei pigiama, dei vestitini per uscire, dei jeans e magliette per tutti i giorni all'università. Lo riempio, tiro la cerniera e mi avvio verso la porta d'ingresso. 

«Vai già via? Non resti a cena con me? Ho del vino che potrebbe piacerti molto» mi propone.

«No, torno in appartamento» chiudo velocemente il discorso mentre mi infilo le scarpe.

«Non mi piace come ti stai comportando»

«Come mi starei comportando?»

«Ti ho appena detto che vorrò sposarti»

«Devo ringraziarti?» 

«Vaffanculo Beth» se ne va via.

E io lo mando a fanculo allo stesso modo prendendo le mie cose e uscendo dall'appartamento. Sento il respiro pesante. Sta andando tutto di merda. Nulla ha senso. Il peso sullo stomaco si fa più presente. Mi manca l'aria. Non respiro. Più penso e più mi viene da piangere. Un pianto che continuo a trattenermi da quando ho messo piede qua dentro. 

Sembrerò esagerata. Ma non ce la faccio. Mi manca tutto del mio passato, il pensiero che non potrò avere nulla di meglio mi tormenta. 

Scendo le scale con velocità e appena mi chiudo il portone alle spalle, scoppio a piangere. Tengo il borsone saldo in una mano, mentre con quella libera mi metto una mano davanti alla bocca. La pioggia scivola sul mio volto, sulla mia nuca... Fino a quando non smette. 

Ma non perché ha smesso di piovere. Qualcuno allunga l'ombrello sopra la mia testa.

Quando alzo lo sguardo, è Vinnie. 






PAUSE - Vinnie Hacker.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora