«Così in questi giorni di assenza ti sei persa che Seb si è preso un altro palo da una ragazza questa settimana, Nick ha quasi picchiato Seb, non sappiamo ancora il perché, Vinnie si è trovato con Rachel in appartamento e il resto lo puoi immaginare e... Sono volati altri piatti, quindi tutto nella norma» mi racconta Albert mentre raggiungiamo l'appartamento.
Quando dicono che certe cose non cambiano mai, hanno proprio ragione.
«E tu? Cos'hai fatto questa settimana?» gli domando.
Ad Albert piace tanto parlare degli altri, ma mai di sé.
«Ho studiato e mi sono sentito con una ragazza ma... Non fa per me»
«O forse hai la testa per qualcun altro» gli dico.
«Forse, sì» abbassa lo sguardo arrossendo.
Quando entriamo in appartamento c'è il disastro. Non è messo peggio dell'ultima volta in cui ho messo piede qua dentro, ma siamo più o meno allo stesso livello. Non capisco cosa possa essere successo nell'arco di così tanti giorni. Le vite di tutti, compresa la mia, hanno preso una piega così tanto diversa che sembra di star vivendo una vita parallela.
«Scusa il casino ma... Ogni volta che ripulisco, fanno disordine, quindi non è molto facile mantenere le pulizie, e visto che l'unico a farle in questa casa sono io...»
«Sei troppo buono Albert» gli dico.
«A volte me lo dico anche io» sorride:«Siediti pure, hai voglia di qualcosa da bere o mangiare?»
«Qualcuno si è ricordato di fare la spesa?» mi sorprendo, andandomi a sedere sul divano.
«Certo, indovina chi?» ride lui.
«Sempre tu?»
«Sempre io» prende due bicchieri dalla dispensa e una bottiglia di vino.
«Mi hai proprio letto nel pensiero» gli dico quando vedo con cosa mi si avvicina.
Si siede sul divano insieme a me e mi lascia in mano il bicchiere. Versa il vino rosso ed è un sollievo quando prendo un sorso. Non che ne avessi bisogno, ma ho la testa che potrebbe esplodere a momenti dallo stress e il vino riesce sempre a calmare i miei nervi.
«Ora dimmi, perché Cole stava per picchiarti?» sono diretta.
«Questa è divertente» ride:«Ti ho vista andare via di corsa, così mi sono messo a camminare nella tua direzione. Pensavo mi ignorasse, in realtà, pensavo non sapesse nemmeno chi fossi... E mi ha bloccato. Si è messo davanti a me facendo il grosso, ha gonfiato il petto con l'aria, faceva troppo ridere. E mi ha detto che non devo inseguirti, che devo starti lontano perché sono una minaccia alla vostra relazione, che siete tornati insieme e che quindi devi dimenticarti dell'esistenza dei tuoi coiquilini e poi... Ha detto una parola che mi ha proprio acceso»
«Quale?»
«Mi ha chiamato secco quattrocchi» lo dice con sofferenza:«E nessuno mi chiama in questo modo»
«Gli hai tirato un pugno?» gli chiedo preoccupata.
«No, ma solo perché so che è il tuo fidanzato. Ma mi prudevano le mani, perché oltre a un discorso inutile e insensato ha anche aggiunto la ciliegina sulla torta senza neanche darmi il tempo di parlare. Perché quando ha chiuso il suo elogio, mi ha anche spintonato»
«E te ne sei andato»
«Sì, ma non posso promettere la stessa cosa se lo dice un'altra volta»
«Perché ti dà fastidio?»
«É un nomignolo che mi hanno affibbiato alle elementari per prendermi in giro, solo perché porto gli occhiali e sono alto, mi dà fastidio» mi spiega brevemente.

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PAUSE - Vinnie Hacker.
FanfictionBethany si trova in crisi con la sua relazione. Scopre il tradimento del proprio fidanzato e gli propone di pareggiare i conti per riportare in sintonia la loro relazione, cercando un ragazzo con cui ricambiare il tradimento. Ma se questo pareggiare...