PAUSE - Vinnie Hacker.

«Vuoi qualcosa da mangiare? Che ne so, delle patatine?» mi domanda Nick quando mi vede ferma sul divano del salotto. Non ho avuto la forza di continuare ad andare a lezione questa mattina, vedere Cole mi avrebbe solo innervosita ancora di più e Vinnie stessa storia. L'unico rimasto in casa è Nick e sono certa che tra un po' rientrerà anche Sebastian.

«No»

«Dell'acqua?» insiste Nick.

«No»

«Del Vinnie?» sento.

«Che cosa?» chiedo confusa.

«Del vino, ne è avanzato da ieri sera e dubito si berrà questo pomeriggio»

Ho ormai le allucinazioni, vaffanculo a Vinnie e vaffancuno a Cole. Mi alzo dal divano senza aggiungere una parola, pronta ad andare a chiudermi nella stanza e sperare che nessuno venga a parlarmi per il resto della giornata. 

«Ho... Ho detto qualcosa di sbagliato?» sento la vocina di Nick. 

Mi sento in colpa, lui non ha fatto niente eppure si è trovato davanti una ragazza che gli ha risposto male. Non se lo merita. Così decido di cambiare idea e di tornare da lui. 

«No, scusami, è solo che è stata una giornata troppo lunga per i miei gusti. Ho ancora problemi con il mio fidanzato, Vinnie si è anche messo in mezzo e ora sicuro mi odia. Per di più, manca poco all'arrivo del vostro nuovo coinquilino e io non so ancora come fare e dove andare, non che mi sia impegnata a cercare ma...»

«Ma speri di tornare con Cole entro quella data» completa la mia frase.

«Già, in fondo ci spero»

«Posso chiederti una cosa?» mi domanda.

«Sì»

«Che cosa ti trattiene dal non mollare con Cole? Che cosa ti spinge a lottare per lui nonostante tutto il male che ti sta facendo?» chiede. 

«Il futuro che mi sono immaginata con lui» rispondo sinceramente.

«Quindi l'idea che ti sei fatta di lui?» abbassa lo sguardo, come se il discorso lo risguardasse in un certo senso.

«Non è solo un'idea, conosco Cole da una vita ormai... Tutto ciò che ho visto in lui esiste veramente, ma non so più dove. É come se fosse cambiato, c'è qualcosa in lui che non mi convince» dico.

«O forse lo stai finalmente vedendo per ciò che è realmente» e non riesco a essere d'accordo con lui:«Senza i famosi prosciutti sugli occhi»

«A te è mai successo?» gli domando.

«Mi sta succedendo tutt'ora, solo che la situazione è leggermente più complicata della tua. La persona che voglio, non potrà mai stare con me e io non riesco a sganciarmi dall'idea che mi sono fatto di noi» mi racconta brevemente. 

Non mi era mai successo di poter parlare liberamente con Nick. É sempre stato molto in disparte, carino e gentile, ma mai disposto a scambiare qualche chiacchiera con me. In realtà, questo discorso vale un po' per tutti tranne Albert, l'unico che si è imposto su Sebastian. Nick, invece, penso che ne sia proprio succube. Forse è per questo che si sente libero a parlarmi, perché non c'è Sebastian a guardarlo male ogni volta che lo fa.

«Cosa c'è che vi blocca dallo stare insieme?» gli chiedo. 

«Uh tante cose» si chiude in sé, abbozzando un sorriso amaro:«Penso che non ci sia nemmeno dell'interesse nei miei confronti, così come per il fatto che siamo troppo diversi e poi... I suoi genitori non mi trovano così tanto simpatico» 

«Lei lo sa? Sa di cosa provi nei suoi confronti?»

Lui si lascia scappare una risatina nervosa e resta in silenzio per qualche minuto, quasi come se venisse mangiato dai suoi stessi pensieri. Ho paura di aver portato la conversazione troppo in là, probabilmente nemmeno se la sente di parlarmene e non voglio obbligarlo.