Era passata una settimana da quell'avvenimento e da una settimana a questa parte i due coinquilini si trovavano tutte le sere a casa assieme dalle 22:00 costretti dal coprifuoco.
Le lezioni di Jimin continuavano tranquillamente e Yoongi continuava ad andare al lavoro in base ai suoi turni ma la sera erano costretti a passarla assieme, spesso chiusi nelle loro stanze private oppure, proprio come ora, assieme nei luoghi comuni, sempre senza degnarsi di uno sguardo.
Jimin si trovava seduto su una sedia attorno al tavolo in legno della sala da pranzo mentre Yoongi leggeva un libro sul divano.
Nonostante si trovassero più spesso a casa, non avevano avuto grandi scambi comunicativi.
Anzi, li limitavano al minimo indispensabile.«Le notizie non sono buone e il governo sta pensando ad una chiusura totale per una durata di tempo non definita, chiusura in cui ogni spostamento sarà vietato, salvo per esigenze lavorative necessarie.
Le attività lavorative non di prima necessità verranno chiuse fino a nuovo ordine»
La voce della giornalista annunciava la terribile notizia ed entrambi i ragazzi si bloccarono con il panico invase i loro volti.Se la notizia della chiusura fosse diventata realtà avrebbe voluto dire che i due dovevano trascorrere ulteriore tempo insieme, consapevoli che la lavanderia del maggiore non sarebbe rientrata nelle attività di prima necessità, a meno che Jimin non avesse avuto modo di andarsene il prima possibile da lì.
«Quando te ne vai, Jimin?» domandò Yoongi osservando il viso sconvolto del suo coinquilino ancora fisso sul piccolo televisore del salotto, posto su un rialzo in mattoni, accanto al camino centrale alla stanza.
«Fine mese» sputò freddo mentre si alzò dalla sedia, si diresse verso le scale salendo al piano di sopra e digitò il numero del suo futuro coinquilino per discuterne assieme.
Lui e Mark si erano rivisti una sola volta ed esclusivamente per andare a letto.
Si erano trovati bene, entrambi sapevano come far divertire l'altro ed entrambi erano ammaliati dai reciproci corpi, quindi perché non continuare questa relazione?Jimin aveva notato un leggero fastidio da parte di Yoongi, e Mark gli aveva raccontato di un improvviso allontanamento del corvino senza molte spiegazioni.
Il biondo iniziò a dubitare sul suo coinquilino e iniziò a sospettare di non essergli del tutto indifferente ma queste informazioni non toccarono particolarmente Jimin.«Mark? Ciao scusa ma ho sentito della chiusura e volevo sapere quando posso venire, non vorrei restare bloccato qua sai» cercò di essere più dolce e seducente possibile per non ottenere un rifiuto, cosa che non accadde perché il maggiore lo avvisò che il suo coinquilino non poteva rientrare a casa propria a causa dell'imminente chiusura e quindi avrebbe dovuto rimandare tutto.
«Mi dispiace Jimin, avrei davvero voluto averti come coinquilino, sai avrebbe giovato ad entrambi» il biondo annuì non sapendo come non far emergere il suo dispiacere.
«Però possiamo vederci nel pomeriggio di domani se non sei occupato...» Jimin colse il senso di quella domanda e accettò, non volendo rifiutare la proposta di un allettante pomeriggio con il corpo del suo nuovo amico.
«Merda, merda, merda» pensò Jimin sbattendo la porta della sua stanza, rumore che attirò Yoongi al piano di sopra e lo costrinse a bussare alla porta del minore per chiedere come stesse.
«Bene, o meglio non bene. Dovrò restare qua perché Mark non ha più la stanza disponibile.
Me ne andrò appena si potrà» disse freddo senza nessuna emozione in corpo.Jimin era così con Yoongi; gelido, e il corvino non comprendeva appieno la ragione.
Sì, non andavano d'accordo, erano simili ma cosa aveva fatto di così grave da meritarsi questo odio?

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Stuck with you || Yoonmin
FanfictionGennaio 2020, Inghilterra. Park Jimin ha 21 anni e da oltre 4 mesi vive in una piccola cittadina inglese dove studia psicologia all'università. ? un ragazzo testardo, arrogante e molto chiuso in se stesso; condivide la casa con un ragazzo, caratteri...