抖阴社区

Speciale Uno

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Jimin si portò le mani sui fianchi poco prima che uno sbuffo stanco trapelò dalle sue labbra «Hai preparato lo scatolone con tutti i tuoi vestiti?» chiese infine e Yoongi, le cui gambe dal colore angelico spuntavano da sotto la sua scrivania, si limitò ad annuire verbalmente.

Erano passati pochi giorni dal loro rientro in Inghilterra e le cose non potevano che andare meglio. Erano ritornati ad essere i soliti Yoongi e Jimin, perennemente incollati, dolci come lo zucchero di canna e diabetici come le caramelle alla fragola che tanto amava il minore fra i due.

Nei giorni trascorsi in Inghilterra si erano quasi resi conto di starsi comportando come se non avessero nemmeno litigato, come se le cose fra di loro non si fossero incrinate e spaccate per quasi un mese; ma ora Yoongi sarebbe dovuto partire e per quella ragione, la loro casa era completamente messa a soqquadro. Scatoloni contenenti ogni cosa erano sparsi in ogni angolo, soprattutto nelle loro stanze; per Yoongi era più semplice perché lui sarebbe partito fra due giorni; quindi, raggruppare tutte le sue cose in degli scatoloni era un gioco da ragazzi; mentre Jimin sarebbe rimasto ancora più di un mese a Derby per la discussione della tesi e la maggior parte dei vestiti gli serviva ancora, esattamente come i piatti e le stoviglie delle cucina che non poteva di certo spedire.

La soluzione migliore era apparsa solo quella di spedire alcune stoviglie per Yoongi e le restanti avrebbero fatto degli scatoloni verso gli ultimi giorni di Jimin.

«Amore, vuoi una mano?» domandò il biondo cercando di soffocare una risata all'ennesima vite che Yoongi poggiava sulla moquette.

«No! Ho quasi finito.» sospirò soddisfatto dopo aver finalmente tolto l'ultima vite.

«Domani arriverà il camion in mattinata a recuperare tutta la roba e inizierà a consegnarla a Namjoon a Londra e se ne occuperà lui a portarla in casa, così poi dovrò solamente sistemarla in giro!» concluse alzandosi e sistemandosi la maglia spiegazzata.

«Mi dispiace non poterti aiutare a sistemare nulla in casa... odio essere così preso dalla tesi ma sono un po' indietro e l'ultimo mese è stato difficile e il tempo passato sui libri non è stato sufficiente e—» le mani del corvino si fermarono all'altezza delle sue spalle, avvolte solo da una t-shirt fantasia e le massaggiò con dolcezza «È tutto okay, Jimin. Non è un problema per me farlo da solo! Tu pensa a studiare che al resto ci penso io...»

«Lo so ma stiamo andando a vivere assieme e mi sembra uno schifo non aiutarti... lo so che anche ora viviamo nella stessa casa ma non credo sia la stessa cosa, no?» asserì con un tono un po' troppo interrogativo per non essere notato.

«No amore, non è la stessa cosa perché questa volta lo abbiamo voluto noi mentre la primissima volta ci siamo sì scelti ma non è stato come questa volta.»

Ed effettivamente era così. Ora i due ragazzi avevano scelto di trasferirsi e andare a convivere assieme, mentre la prima volta si erano trovati a convivere e sopportarsi senza essersi scelti.

Yoongi era elettrizzato all'idea di trasferirsi a Londra con il suo ragazzo, in una città movimentava in cui avrebbe potuto tornare un po' alla vita che tanto gli piaceva; ma più di tutti non vedeva l'ora di essere con lui nella loro piccola casa nuova. Non stava più nella pelle; voleva cenare sul balcone assieme a lui, sorseggiare del vino rosso osservando le luci delle auto diventare delle scie luminose sotto di loro; spogliarsi illuminati dalle luci della città e amarsi in ogni angolo possibile della loro camera da letto. L'appartamento si trovava all'ultimo piano degli studi di Namjoon e come tale, le pareti esterne di ogni stanza erano delle vetrate oscurate termoisolanti, dalle quali si vedeva l'esterno ma l'interno della casa rimaneva privato e le temperature non sarebbero state intaccate dal clima al di fuori delle mura.

Stuck with you || YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora