Stuck with you || Yoonmin

Erano passati quattro giorni dal famoso abbraccio a sorpresa di Yoongi.

Il biondo ne era rimasto stupito e sconvolto per il semplice fatto che mai si sarebbe aspettato quel gesto da parte sua, perché tra di loro c'era freddezza, non andavano d'accordo e sarebbero bastate delle semplici scuse, ma no. Min Yoongi aveva deciso di abbracciare di sua spontanea volontà una persona, soprattutto Jimin.

Si svegliò in camera sua e prima di dirigersi al bagno, prese il cellulare fra le mani e controllò le notifiche.
C'erano dei messaggi di Taehyung e Jungkook che gli chiedevano di sentirsi nel pomeriggio e notò l'ennesima notifica su quell'applicazione maledetta.

d.boy ha creato un nuovo abbonamento à "photo"

«Bastardo» esclamò Jimin nel vedere che era tutto a pagamento, senza neanche un piccolo indizio gratuito «Insomma, come faccio a comprare qualcosa senza vederla?!?!» pensò il biondo fra sé e sé, poco prima di andare in bagno e scendere di sotto per la colazione.

«Jimin, ho fatto il carrello della spesa online, controlla se devi aggiungere qualcosa di tuo.
Non so quali cose vegetariane mangi e quali no» disse il corvino mentre Jimin faceva il suo ingresso in cucina.

«Mmh» mugugnò passandosi una mano fra i capelli e con l'altra si stropicciò gli occhi.

«Dormito bene?»

In realtà no, erano giorni che Jimin non riusciva a riposare come voleva perché l'esame si avvicinava sempre di più e lui era terribilmente agitato.
Jimin era una persona perfezionista, doveva sempre dare il massimo, ma era anche una persona molto ansiosa. Difatti, per non trovarsi sommerso di materiale da studiare, lo suddivideva in parti uguali per i giorni disponibili che aveva per studiare.

Era l'esame più importante dell'intero corso e ci teneva ad ottenere un voto alto.

«Mmh, no a dire la verità...
Ho un esame importante fra poco e non mi sento pronto, se così possiamo dire» disse Jimin riempiendosi una tazza di acqua, appena riscaldata con il bollitore; ci mise una bustina di the "earl grey" e due cucchiaini di zucchero.
«Poi sai, mi sento demotivato.
Sono una persona allegra, sempre all'aria aperta e il fatto di non poter andare in sede universitaria, di non poter neanche uscire per andare al parco a studiare perché ovviamente piove e non si può per il lockdown, mi demotiva»

«Ci credo, Jimin.
È una situazione di merda e siamo solo agli inizi, secondo me.
Ma comunque, studi sempre, lo fai ogni santo giorno da quando siamo chiusi dentro.
Dovresti prenderti un pomeriggio di relax e fare qualcosa per divertirti.
Se vuoi facciamo qualche gioco alla wii oggi» propose il corvino, lasciando di stucco Jimin.

Era la prima volta dove il maggiore gli proponeva di fare qualcosa assieme e ne rimase stupito, per la seconda volta.
Certo, Jimin non si fidava facilmente e soprattutto non si fidava di Yoongi, che aveva sempre fatto di tutto per creare problemi; che forse avesse iniziato a sentirsi in colpa per come si era sempre comportato?

«Grazie ma oggi ho una chiamata da fare a due miei amici.
Sai, abitano a Seoul e devo farlo prima che crollino fra le braccia di Morfeo» ridacchiò pensando ai suoi amici, a quanto gli mancassero e a quanto fosse felice all'idea di risentirli.

[...]

Avevano finito di pranzare da poco e Jimin era salito per chiamare i suoi amici al telefono.

«Piccolo bastardo!» esclamò Yoongi aprendo la famosa applicazione che da giorni tormentava la sua mente.

«Non mi hai ancora scritto, eppure ho messo un nuovo pacchetto di foto. Solo per te» ed era proprio così, aveva aspettato qualche giorno in attesa di un messaggio da questo spirea, perché tutti scrivevano sempre a Yoongi.
Chiedevano materiale, informazioni sugli abbonamenti o più semplicemente cercavano di conoscerlo e di parlarci per ottenere del sano sexting senza pagare.
Ma Yoongi non cascava su questi banali tentativi di approccio, era un profilo con servizi a pagamento e tale doveva restare.