抖阴社区

18.

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7:00 del mattino, l'ennesima giornata piovosa che ormai caratterizzava la vita di Jimin, ma questa era diversa: era la giornata del tanto atteso esame.

Si svegliò con largo anticipo, le notti prima degli esami erano sempre state difficili, dettate da dei risvegli nel cuore di esse, apriva gli occhi e si ritrovava a ripetere gli argomenti senza neanche rendersene conto; ma questa volta fu differente, il ragazzo era riuscito a dormire e sicuramente la giornata precedente passata con il suo coinquilino, lo aveva aiutato ad affrontare la notte più serenamente.

Si fece una doccia veloce e si mise davanti allo specchio ripetendo il suo classico discorso motivazionale come prima di ogni esame.
Si ripeteva che poteva farcela, che non doveva farsi schiacciare dalla paura di non riuscirci e da quella di parlare in inglese; non era il primo esame ma era il più importante e la paura di sbagliare pronuncia, si faceva sentire.

Indossò una camicia di un colore azzurro molto tenue, infilata in un paio di pantaloni grigi e una cintura nera. Essendo un esame orale voleva essere più che presentabile difronte alla commissione; si sistemò i capelli e uscì dal bagno per rifugiarsi in camera sua, non prima di aver notato la porta di Yoongi ancora chiusa, segno che riposava.

Si mise sul letto e iniziò a respirare profondamente, era terribilmente in ansia. Le mani erano gelide e sudate, tremava leggermente e sentiva un forte nodo allo stomaco; cercò di distrarsi prendendo il libro e gli appunti per un ripasso dell'ultimo minuto, sapeva che non avrebbe dovuto farlo, che non avrebbe portato a niente di buono ma non riusciva a stare tranquillo.
Assieme a lui ci sarebbe stato anche il suo amico Seokjin, che gli scrisse un messaggio di incoraggiamento e cercò di tranquillizzarlo, conoscendolo ormai bene.

Non fece in tempo a prendere il libro che la porta della sua stanza si spalancò, lasciando entrare Yoongi, con una fetta di torta e un succo di frutta.

«Che cazzo, ti devi sposare? Pensavo avessi un esame» esordì vedendo Jimin vestito più che bene, forse anche troppo per un semplice esame.

«Perché mi stai già rompendo alle 7:30 del mattino?» sbuffò rimettendosi sul letto e guardando il soffitto.

«Ti ho portato la colazione, non puoi non mangiare nulla»

Yoongi si sedette sulla sedia davanti alla scrivania, sulla quale c'era il computer già aperto sull'applicazione per la videochiamata. Si mise ad osservare Jimin, visibilmente agitato perché continuava a sfregare le mani fra di loro con movimenti sconnessi e veloci.

«Jimin...» disse cercando di richiamare la sua attenzione «...devi mangiare qualcosa, ti darà le forze necessarie per farlo al meglio» non ottenne risposta, neanche un piccolo cenno.
Decise di passare alle maniere forti, alle maniere per cui Jimin avrebbe ceduto, dandogli un briciolo di attenzione; si alzò dalla sedia e una volta difronte a Jimin, si sedette a cavalcioni sul suo bacino, poggiando le mani ai lati della sua testa.

Il minore si risvegliò da uno stato di trance, spalancò gli occhi nel ritrovarsi il volto di Yoongi a pochi centimetri dal suo, tanto da poté percepire il suo respiro caldo su di esso.
Riuscì a sentire quel profumo di pulito che lo caratterizzava, quel profumo che ricordava tanto il bucato di sua nonna in Corea, che stendeva nell'immenso cortile della sua casa, nelle mattine estive dove il sole era alto nel cielo.

«C-che fai?» balbettò il minore non riuscendo a staccare gli occhi dal corvino.

«Attiro la tua attenzione» disse mettendosi a sedere sul suo bacino, facendo un movimento che produsse un leggero contatto fra le loro intimità.

«N-no Min, non un'erezione prima dell'esame, ti prego»

«Scusa» ridacchiò Yoongi, sdraiandosi accanto a lui, sul letto.

Stuck with you || YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora