抖阴社区

60.

1.6K 91 110
                                    

La chiacchierata dei giorni precedenti con i suoi amici era stata chiarificatrice perché Jimin era uscito da casa di Taehyung con la solida consapevolezza che avrebbe dovuto assolutamente riprovarci con Yoongi, o almeno parlargli perché non potevano decisamente continuare a vivere in quel limbo fatto di discussioni e baci dove nessuno aveva il coraggio di fare un passo in più per rischiare e che, soprattutto, non faceva per niente del bene a nessuno dei due.

Aveva ventitré anni ed era arrivato il momento di prendere in mano la situazione e affrontarne tutte le possibili conseguenze.

«Quindi, fra voi due come procede?» domandò Taehyung sedendosi sul letto del suo migliore amico, con le gambe a penzoloni.

Fra pochissimi giorni, Jimin, sarebbe ritornato in Inghilterra e per questo i suoi amici avevano deciso di trascorrere una serata con lui esattamente come ai vecchi tempi: qualche bottiglia di birra, videogiochi per iniziare la serata e un bel film per concluderla.

«Bene, credo?» disse in uno sbuffo sconcertato «Non abbiamo ancora avuto modo di parlare perché ieri i suoi amici sono rimasti fino a tardi, poi Yoongi si è addormentato sul divano e mi sono fatto riaccompagnare a casa da uno di loro per non farlo uscire così tardi.» rispose Jimin cliccando casualmente sui tasti dei joystick «Sembrava davvero dispiaciuto per non avermi riportato a casa lui... ma mi sono impuntato perché non volevo farlo uscire così tardi...»

«Ovvio che voleva riportarti a casa lui! Avrebbe voluto, magari, parlarti o semplicemente baciarti sotto casa dopo averti accompagnato alla porta.» aggiunse Taehyung con occhi sognanti.

«Tae, siamo nella vita reale, non in un film romantico. Queste cose non accadono...»

La giornata precedente era andata fin troppo bene dati gli avvenimenti che avevano caratterizzato la sua vita.

Dopo aver chiesto a Yoongi di accompagnarlo da suo padre, Jimin era tornato a casa, si era coricato fino a quando, il giorno seguente, il suono del campanello non lo aveva svegliato di soprassalto. Si era avvicinato alla porta e aveva lasciato entrare Yoongi, il quale aveva trascorso tutto il tempo a chiedersi se avesse sbagliato giorno o meno, ma il minore si era scusato dicendogli che si era dimenticato di impostare la sveglia e che si sarebbe preparato in pochissimi minuti; eppure Yoongi nemmeno si era accorto che il ragazzo avesse ancora il volto assonnato e i capelli sfatti perché per lui era tremendamente perfetto. Era sempre il ragazzo che gli faceva battere il cuore alla velocità della luce.

Yoongi era stato di una dolcezza infinita.

Lo aveva accompagnato da suo padre e lo aveva aspettato in auto per non essere invadente, fino a quando il volto rasserenato di Jimin non era ricomparso in lontananza.

Avevano parlato tanto, soprattutto della sua scelta di vedere il padre, decisione che Jimin aveva analizzato sotto diversi punti di vista, non sicuro che potesse portargli dei benefici ma il discorso del maggiore sui rimorsi, lo aveva convinto.

Lui e suo padre erano riusciti a parlare un po', inevitabile era stata la domanda sul perché Jimin fosse lì, ma si rese subito conto che non avrebbe mai avuto risposta; quindi, il discorso era stato trasportato sulla sua vita, sui suoi studi e sui ricordi d'infanzia.

Jimin non si sarebbe mai aspettato di rivederlo, e tantomeno avrebbe pensato che incontrarsi di nuovo sarebbe stato così pacifico.

Non mancarono le scuse, i pentimenti e il figlio lo apprezzò parecchio, consapevole che gli sarebbero serviti per andare avanti.

Erano finiti anche a parlare di Yoongi, il misterioso coinquilino che aveva rubato il cuore di suo figlio e il signor Park era stato felice di sentire il suo racconto e smuoverlo a parlargli, a ritrovarsi perché, nonostante tutto il dolore causatogli, anche lui voleva la felicità del figlio.

Stuck with you || YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora