抖阴社区

                                    

«Come è andata la giornata?» domandò carezzandogli i capelli ramati.

«Mmh, bene, la tua?»

«Tutto bene.» girò il capo e poggiò il naso fra i suoi capelli, chiudendo gli occhi e immergendosi completamente e totalmente nel loro profumo di vaniglia «Che hai fatto, piccoletto?»

«Non ho fatto niente di che, sempre a casa.» rispose mentendogli alla grande, perché di cose ne erano successe parecchie in quel pomeriggio ma non poteva accennarne neanche una, neanche la più piccola.

Flashback

Jimin si svegliò verso le 8:00 del mattino, avvolto dalle braccia di Yoongi che lo tenevano stretto a sé. Era consuetudine addormentarsi così, spesso mentre guardavano un film, si ritrovavano a crollare nel mondo dei sogni con le gambe incatenate fra loro e i gattini ai piedi del letto che ormai dormivano nella loro cuccia solo nelle ore diurne.

La sveglia suonò e lo costrinse a svegliarsi. Si stropicciò gli occhi e molto lentamente cercò di allontanarsi dal corpo di Yoongi senza svegliarlo. Il minore aveva una lezione online da seguire e non voleva svegliarlo dato che avrebbe avuto il turno nel pomeriggio.

«No, stai qua.» fece per alzarsi ma le sue braccia si strinsero maggiormente attorno alla sua vita «Non fare la lezione, piccoletto.» poggiò il naso sul collo del rosso e lo strofinò lentamente, iniziando poi a lasciargli tanti piccoli bacini senza mai aprire gli occhi.

«Non posso, Yoongi. Sono lezioni importanti, non posso perderle.» gli lasciò un bacio sulla fronte «Mi dispiace non esser riuscito a conciliare questa lezione con i tuoi turni lavorativi.»

«Nah, non preoccuparti. Non è colpa tua.» aprì gli occhi «Vai piccoletto, ci vediamo quando finisci.» allentò la presa attorno alla sua vita e lo lasciò andare.

Jimin recuperò alcuni vestiti che aveva lasciato sulla sedia del maggiore e li indossò prima di andare in bagno a sciacquarsi il viso.

«Dormi ancora un po', okay?» disse poco prima di aprire la porta della stanza e uscire.

«Jimin.»

«Mmh?»

«Sei bellissimo.» le guance di Jimin si fecero rosse rosse come due ciliegie nel pieno della stagione, si coprì il viso con le mani e ridacchiò. Adorava i complimenti, lo facevano sentire desiderato soprattutto perché era consapevole di quanto reali fossero, ma nessuno era mai riuscito a scatenargli gli stessi brividi come faceva Yoongi. Erano delle vere e proprie scosse di terremoto.

Ritornò ad ampie falcate verso il letto, si chinò sul viso del corvino e lo riempì di baci «Ti...» disse fra un bacio e l'altro «A...» un altro «...doro.» e gli lasciò un altro bacio tenero e dolce poco prima di uscire dalla stanza per dirigersi in bagno e poi nella sua stanza.

La mattinata trascorse in modo lento e monotono. Le lezioni erano più frequenti e, alcune di esse, fin troppo noiose. Teorie su teorie, definizioni su definizioni e un'infinità di studiosi che sembravano aver tutti avuto qualcosa di importante da dire per finire su un libro. Jimin detestava le materie troppo teoriche, preferiva studiare e apprendere in modo pratico e non meccanico ma purtroppo, psicologia del lavoro era una materia fin troppo teorica e noiosa per le sue corde.

Ogni tanto durante la lezione si scambiava dei messaggi con Seokjin che lamentandosi degli argomenti o passandosi veloci appunti, decisero anche di trovarsi un pomeriggio non appena avrebbero potuto farlo. La situazione virus iniziava a migliorare e le restrizioni si allentavano sempre di più, tanto che era prevista una riapertura dei ristoranti per la prossima settimana.

Stuck with you || YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora