Lambì delicatamente la punta, ormai dalla colorazione porporina, e fece pressione sulla fessura per poi lapparla avidamente e rumorosamente.
«Q-quindi hai il giorno libero domani?» cercò di intrattenere una conversazione normale con la madre, anche se di normale in quella situazione non c'era niente.
Il corvino si stava divertendo assai ma necessitava di più, voleva tutte le attenzioni per sé stesso. Con un movimento fulmineo, allargò maggiormente le labbra e prese in bocca tutta la sua intimità, causando un gemito acuto nel minore, che subito si affrettò a chiudere la chiamata con la madre, lanciò il telefono giù dal letto «Che stronzo che sei, due secondi che non ti guardo e devi subito richiamare l'attenzione su di te. Sei come Yo-yo.» finse di lamentarsi perché in verità impazziva per quegli improvvisi desideri che aveva il corvino. Portò le dita fra le ciocche corvine del ragazzo sopra di lui, che però, lo bloccò immediatamente «Ah ah, piccoletto. Niente mani.»
«C-che cazzo, sei una merda. Lo sai quanto mi piace farlo, non puoi vietarmelo.» si lamentò quando le sue mani vennero bloccate dal maggiore.
«Non ti ho detto che non puoi scoparmi la bocca, ti ho detto di non usare la mani. Puoi trovare altre soluzioni, Spirea.»
Il cuore di Jimin si fermò nel sentirlo pronunciare quel nome che li aveva accompagnati per diversi giorni, quel nome dietro cui si era rifugiato. Un sorriso malizioso si formò sul suo viso e i suoi occhi si fissarono sulle labbra di Yoongi, rosse come due ciliegie per lo sforzo di cui erano state protagoniste.
«Schiena al materasso e apri bene la bocca, d.boy.»
Un sorriso compiaciuto si formò sul volto del corvino che subito si morse le labbra. Avrebbe voluto baciare Jimin, catturare le sue labbra in un bacio pazzesco ma erano entrambi troppo presi dal momento per sbaciucchiarsi teneramente come due innamorati.
Yoongi non esitò, si sdraiò accanto al minore e lo guardò avvicinarsi al suo corpo, posizionarsi sopra di lui e portare la sua virilità ad altezza delle sue labbra, le quali corteggiò strofinandocela sopra.
Il corvino aprì la bocca e si preparò ad accogliere il suo Jimin, in tutta la sua bellezza, il quale si tenne sollevato con le braccia poste sul cuscino. Iniziò a muovere il bacino ritmicamente facendo scontrare la sua intimità con il retro della gola del maggiore, provocando la fuoriuscita di rumori osceni. Il rosso ansimava di piacere. Le sensazioni delle pareti strette del suo coinquilino scontrarsi con il membro lo facevano impazzire. Jimin lo lasciava di tanto in tanto giocare con la lingua sulla sua punta lucida, baciandola e succhiandola avidamente, per poi aprire di nuovo le labbra e accoglierlo nuovamente.
«Come? Più forte, Min?» chiese retorico il ragazzo sentendo le mani del maggiore stringersi attorno alle sue natiche e spingendolo più a fondo.
Jimin si spinse nel ragazzo più a fondo e con più velocità, non volendo deludere le sue aspettative e volendo accontentarlo e soddisfarlo ogni volta che gli era possibile.
Dagli occhi di Yoongi scorrevano delle lacrime per il troppo sforzo che Jimin si preoccupò di asciugare con il pollice, senza mai smettere di desiderare le labbra di Yoongi sulle sue.
Chiusi fra quelle quattro ormai impregnate dei loro ansiti, dei loro urli soffocati e della loro lussuria.
«C-cazzo. F-fanculo, Min.» ansimò un'ultima volta prima di raggiungere l'apice in quel modo stupendo, che mai aveva provato prima d'ora.

STAI LEGGENDO
Stuck with you || Yoonmin
FanfictionGennaio 2020, Inghilterra. Park Jimin ha 21 anni e da oltre 4 mesi vive in una piccola cittadina inglese dove studia psicologia all'università. ? un ragazzo testardo, arrogante e molto chiuso in se stesso; condivide la casa con un ragazzo, caratteri...