Entrò nel box doccia, aprì l'acqua sulla minima temperatura e lasciò che il gelo lo trafisse. Si accasciò al suolo e pianse, pianse così tanto da crollare stremato, da non accorgersi nemmeno di quanto l'acqua fosse gelida. Pianse pensando a Yoongi, al tradimento che gli aveva riservato, alle sue labbra premute contro quelle di Hoseok e al suo "resto per la notte, mi manchi". Rivisse ogni dettaglio di quel momento; chiusi in quell'abitacolo, le mani di Yoongi probabilmente strette attorno alla maglia del castano le cui labbra lambivano quelle sottili del suo ragazzo, o almeno, quello che era stato.
Jimin pensò che forse era quella la ragione per cui il maggiore non aveva mai trovato il coraggio di dirlo al suo migliore amico, la ragione andava oltre la sua paura di ferirlo, evidentemente in fondo al suo cuore i sentimenti erano ricambiati. Si chiese come aveva fatto a non accorgersene prima, si dette dello stupido per essersi fidato, ma quei pensieri svanirono in fretta perché no, Yoongi non poteva essere così, ci doveva essere una ragione dietro a quel bacio, ma forse non sarebbe stata sufficiente o forse nemmeno esisteva dato che Yoongi non era con lui ora.
Aveva preferito Hoseok, ancora una volta.
Se Jungkook avesse baciato Jimin, lui sarebbe corso a casa e gli avrebbe raccontato del bacio, subito, perché si sarebbe sentito sporco, in difetto e colpevole.
Ma Yoongi non era Jimin.
Yoongi scappava a gambe levate dalle situazioni "scomode" e cercava di contenerle il più possibile a modo suo, non accorgendosi però dello scoppio conclusivo a cui avrebbero potuto portare.
O forse a Yoongi non era dispiaciuto più di tanto, forse a lui stava bene e non aveva sentito quell'imponente desiderio di ritornare a casa.
Probabilmente ora si trovava fra le braccia del castano, intenti a baciarsi senza sosta, magari Yoongi aveva capito di averlo sprecato quel bacio con lui, che forse era Hoseok la sua persona.
Pianse portandosi la testa fra le ginocchia e le mani sulle orecchie, dondolando fra di esse cercando di mettere a tacere quei pensieri che lo stavano soffocando. Singhiozzò sfiorandosi il collo con le dita, immaginando le labbra sottili di Yoongi percorrerlo. Rise ricordando come quello fu il primo posto dove le sue labbra si poggiarono e al tempo stesso fu anche l'ultimo che Yoongi baciò.
Incontrò con le dita la sottile catenina in metallo a cui vi era appeso il plettro nero con incisa la loro data.
Immediatamente la sua testa finì a quel giorno in barca, abbracciati nella vasca idromassaggio con le dita intrecciate e con le bocche che si ripetevano amore eterno ad ogni sorriso, ad ogni parola. Ripensò a Jar of Jam, ad ogni singola strofa di quella canzone specialmente la sua preferita.
«'cause my love for you is bigger than the universe,
brighter than the sun,
deeper than the ocean,'cause you are my only one, the one and only.»
Diamine se lo amava, lo amava tanto quanto il sole amava sorgere al mattino, tanto quanto la piaggia amava Derby, tanto quanto lui odiava Derby, che poi ora l'amava grazie a Yoongi.
Versò migliaia di lacrime fino a quando non si accorse di essersi addormentato, sotto all'acqua gelida che incessante lavava il suo corpo, ghiacciando il suo dolore e spegnendolo.
Si addormentò o forse svenne per la bassa temperatura a cui il suo corpo era stato portato. Non si accorse di Taehyung e Jungkook che, preoccupati, bussavano incessantemente alla porta del bagno, urlando in preda alla disperazione mentre le loro menti pensavano inevitabilmente al peggio; e credettero di aver avuto ragione quando, dopo aver scardinato la porta, riuscirono ad entrare trovandolo spoglio di ogni cosa eccetto che di dolore.

STAI LEGGENDO
Stuck with you || Yoonmin
FanfictionGennaio 2020, Inghilterra. Park Jimin ha 21 anni e da oltre 4 mesi vive in una piccola cittadina inglese dove studia psicologia all'università. ? un ragazzo testardo, arrogante e molto chiuso in se stesso; condivide la casa con un ragazzo, caratteri...